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Mercoledì 21 Ottobre 2009
Muro, il consiglio comunale
sfiducia l'assessore Caradonna
Il vice sindaco, ex responsabile dei Lavori pubblici, deve andare a casa. E’ questo il significato della votazione di martedì notte a palazzo Cernezzi. L’esito dello scrutinio quando l’orologio batteva le ore 0.16: a favore della mozione che chiede le dimissioni o la revoca dell’assessore ha ottenuto 26 voti (i 15 della minoranza più 11 della maggioranza); 12 gli astenuti e solo 3 i contrari
COMO L’assessore Fulvio Caradonna deve andare a casa. E’ questo il significato della votazione di marterdì notte del Consiglio comunale di Como che ha discusso le responsabilità politiche del muro che oscura il lago. Nonostante le tesi dell’ingegner Viola, il Consiglio ha chiaramente riconosciuto le responsabilità dell’assessore ai Lavori pubblici. Dopo un parere del segretario, si è proceduto alla votazione con scrutinio segreto e a chiamata nominale. L’esito dello scrutinio quando l’orologio batteva le ore 0.16: a favore della mozione che chiede le dimissioni o la revoca dell’assessore ha ottenuto 26 voti (i 15 della minoranza più 11 della maggioranza); 12 gli astenuti e solo 3 i contrari. Poco prima il Consiglio si era espresso sulla mozione di censura al sindaco Bruni, sempre sul caso del muro. La mozione contro il sindaco, che ha partecipato alla votazione, ha avuto 15 voti a favore, 22 contrari e 4 astenuti, cioè i tre della Lega e Bottone del gruppo misto. «La Lega astenendosi - ha detto il capogruppo Pd Gaffuri - ha ammonito il sindaco, ma poi arriverà l’espulsione».
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