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Martedì 03 Novembre 2009
Caradonna costretto all'addio
Pronto al varo il Bruni bis
Il sindaco ha chiesto al suo assessore di fare un passo indietro. Al suo posto, in giunta, un altro An: Stefano Molinari. A una donna la delega di vicesindaco
Ha resistito per 40 giorni, ma ieri ha dovuto cedere. Non è bastato il muro che, dall’esplosione della polemica e fino a una manciata di ore fa, il sindaco Stefano Bruni aveva costruito attorno all’assessore del muraglione sul lungolago Fulvio Caradonna. Ancora venerdì sera Bruni dichiarava che «la fiducia nell’operato di Fulvio è totale». Dopo un weekend tormentato, ha però dovuto parlare con «l’amico Fulvio» chiedendogli un passo indietro, costretto dal gruppo consigliare, dal partito, dall’alleato lumbard e soprattutto, dall’esito del vertice a Milano tra il coordinatore regionale del Pdl Guido Podestà e del suo vice Massimo Corsaro. «Su Como - ha dichiarato Podestà - credo si esca da questa situazione andando avanti cercando di litigare meno. Escludo elezioni anticipate».
Con queste indicazioni restava una sola via d’uscita: l’addio di Caradonna alla giunta. Il vertice dell’intero gruppo del Pdl ha visto il sindaco, il coordinatore provinciale Alessio Butti e il suo vice Giorgio Pozzi proporre la soluzione che, anche se con qualche polemica (Veronica Airoldi, ma anche i due ex An Claudio Corengia e Francesco Pettignano) ha trovato l’accordo del gruppo affiancata anche a un documento di 16 punti che contiene gli obiettivi da qui al 2012. Le dimissioni di Caradonna portano nell’esecutivo Stefano Molinari, fedelissimo di Butti e grande contestatore del sindaco fino a pochi giorni fa. Il Bilancio andrà all’assessore alla Cultura Sergio Gaddi, mentre ad Ezia Molinari andranno i servizi sociali e, soprattutto, la carica di vicesindaco.
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