Basket / Cantù - Mariano
Sabato 27 Febbraio 2016
«A Cantù vogliamo vincere
per eliminare una rivale playoff»
Intervista con Enzino Esposito, coach della Giorgio Tesi Group Pistoia, avversaria lunedì dell’Acqua Vitasnella al Pianella.
A momenti la stagione scorsa riesce a salvare una squadra, Caserta, che quando gli era stata affidata era in situazione di classifica - e non solo - molto più che disperata. Quest’anno, a Pistoia, ha proiettato ai vertici una formazione tutta nuova, allestita con uno dei budget più bassi dell’intera serie A.
Bene a Caserta, benissimo a Pistoia: quando si dice la mano dell’allenatore... Ma qual è l’abc della pallacanestro insegnata da Vincenzo Esposito?
«La pallacanestro è pallacanestro. Ci vogliono poche regole ma precise e soprattutto mettere i giocatori in condizione di giocare a pallacanestro per farli rendere al meglio, mascherandone i difetti ed evidenziando i pregi all’interno di un sistema ben organizzato. Mi adatto ai giocatori che ho, cercando di esaltarne le qualità
Siete reduci da tre sconfitte consecutive in campionato, più quella di Coppa Italia: si potrebbe anche pensare a una flessione non fossero invece figlie del roster incompleto che pesa come un macigno su chi già non ha un organico lunghissimo.
«Non trovo scuse perché le sconfitte sono sempre sconfitte. E dispiace. C’è anche da dire che abbiamo perso, in pratica, contro tre delle prime cinque in classifica e tre delle quattro semifinaliste di Coppa Italia. Ciò detto, ribadisco, non c’è mai una bella sconfitta. Però sono anche realista e allora aspetto di riavere il roster al completo per riprendere a lavorare con qualità
Vincendo contro Cantù, potreste eliminare un’avversaria per i playoff.
«Sono abituato a ragionare una partita alla volta perché non abbiamo le possibilità di guardare al di là di una settimana. Ovvio che per noi vincere lì significherebbe metterci 2-0 con Cantù dopo averlo già fatto con Brindisi, due delle squadre che stanno partecipando alla corsa per gli ultimi due posti disponibili per i playoff».
L’intervista integrale sull’edizione de La Provincia in edicola sabato 27 febbraio
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