Cronaca / Como città
Mercoledì 11 Ottobre 2017
A Como il tempo si è fermato: 29 orologi su 33 fuori uso da mesi
Gli apparecchi comunali sono guasti e non c’è nemmeno una ditta che fa la manutenzione. Ferme le storiche lancette di piazza Cavour e Porta Torre
L’ultimo a capitolare è stato, due mesi fa, quello di piazza Cavour. Un temporale, con vento, fulmini e tuoni ha fermato le lancette alle 8.44 e, da lì, il tempo è rimasto cristallizzato. L’orologio storico (in metallo, realizzato dalla ditta Panzeri) affisso all’angolo di Palazzo Venezia non segna più alcun orario, salvo le 8.44 di mattina e le 20.44.
Ma la situazione è analoga per decine di altri orologi sparsi principalmente in convalle, nelle stesse condizioni. Su 33 orologi che dovrebbe gestire il Comune, 29 sono quelli che non funzionano. La maggior parte sono spenti da diversi mesi, quelli del tribunale anche da un anno senza alcun intervento.
Tra quelli con i guai più seri l’orologio verde di Porta Torre, che già negli anni passati aveva registrato una serie di problemi importanti. Il 2015 era stato l’annus horribilis con guasti a ripetizione. Dall’amministrazione comunale avevano spiegato allora le motivazioni individuando il problema nel sistema Gps: avrebbe dovuto inviare l’impulso in modo che segnasse l’ora esatta, ma a causa di un’interferenza il sistema non funzionava. A quel punto era stato deciso di optare per una trasmissione radio. Per un po’ l’orologio è tornato a funzionare, ma nell’aprile scorso si è arreso definitivamente. E a Porta Torre sono sempre le 11.38. Qualunque cosa accada.
Le cose non vanno meglio nel palazzo comunale. L’orologio all’esterno, quello tra via Vittorio Emanuele e via Indipendenza è bloccato da mesi, come pure quello nel cortile dell’amministrazione comunale. E lì, nel cuore della vita amministrativa e politica cittadina sono sempre le sette meno dieci. Durante i consigli comunali, all’ora di pranzo. E poco importa che a varcare i portoni di via Vittorio Emanuele siano comaschi, turisti, personaggi più o meno noti.
Stessa situazione in Sala Stemmi, dove si riunisce il consiglio comunale dopo il distacco di parte del controsoffitto. Ma anche nei corridoi gli orologi sono tutti impazziti. Degli otto divisi nei vari piani (3 all’ufficio tecnico, anagrafe, ragioneria, tributi, economato, archivio) ne funziona soltanto uno all’edilizia privata.
Fuori uso anche gli undici orologi del tribunale, tutti gestiti da Palazzo Cernezzi. Spento quello elettronico mentre quelli dislocati sui diversi piani del palazzo di giustizia sono tutti sbagliati e sono diventati ormai la barzelletta di avvocati, giudici e impiegati.
L’elenco comprende anche l’orologio tra piazza Volta e via Garibaldi e anche questo, inutile dirlo, è sbagliato. Problemi pure al mercato coperto con malfunzionamenti e disagi a raffica. Solo quattro le buone notizie: funzionanti gli orologi di piazza Camerlata, uno (come detto) negli uffici comunali, quello della piscina di Muggiò e quello di piazza del Popolo.
In città, però, i problemi riguardano anche altri orologi non inseriti nell’elenco degli impianti seguiti dal Comune. Un lettore segnala quelli di piazza Matteotti e via Asiago. All’angolo tra via Foscolo e via Manzoni non solo è fermo, ma c’è soltanto una lancetta.
Una situazione disastrosa che ha origine nella mancanza di un contratto di manutenzione. L’amministrazione ad oggi non ha un’impresa a cui telefonare per chiedere la riparazione dei guasti. I comaschi sanno bene che, storicamente, degli orologi cittadini si era sempre occupato “il Panzeri”, il padre prima e il figlio poi. Non è un caso che tutti gli orologi storici siano anche stati installati da loro.
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