Società e Costume
Lunedì 10 Gennaio 2011
A rischio i ghiacciai delle Alpi:
a fine secolo il 75-90% sparirà
Entro il 2100 a causa dell'effetto serrà la quasi totalità dei ghiacciai delle Alpi è destinata a sparire. E le conseguenze sull'equilibrio anche idrico potrebbero essere drammatiche. Meno colpiti invece i ghiacciai della Groenlandia
Le conclusioni del primo studio dicono che i ghiacciai perderanno tra il 15% e il 27% del loro volume entro il 2100. Un evento che "potrebbe avere delle ripercussioni sostanziali sull'idrologia regionale e sulla effettiva disponibilità di acqua". Particolarmente colpite le Alpi, con una riduzione dei ghiacciai compresa tra il 60 e il 90%; ma anche i ghiacciai neozelandesi, con una riduzione compresa tra il 65 e il 79%.
Molto minori invece le conseguenze del riscaldamento climatico sui ghiacciai della Groenlandia (8%) e su quelli centroasiatici (10%). Lo scioglimento potrebbe causare un innalzamento medio del livello del mare di 12 centimetri entro la fine del secolo.
Una previsione che corrisponde alle stime indicate dall'Ipcc, il gruppo intergovernativo dell'Onu per l'evoluzione del clima, nel suo ultimo rapporto del 2007. Uno scenario più catastrofico emerge dal secondo studio condotto dall'Univesità di Calgary, in Canada, che prende in esame l'inerzia dei gas a effetto serra che, una volta emessi, restano per secoli nell'atmosfera.
Anche se tutte le emissioni nocive, per ipotesi, venissero interrotte entro il 2100, il riscaldamento proseguirebbe ancora per diversi secoli. Il riscaldamento delle acque dell'emisfero australe comporterebbe uno scioglimento della parte occidentale della calotta antartica entro l'anno 3000, con il conseguente innalzamento del livello del mare di 4 metri.
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