Cronaca / Como città
Venerdì 06 Novembre 2015
«A scuola solo chi è vaccinato»
Previste sanzioni per i medici
Obbligo di vaccinazione per le iscrizioni a scuola, e sanzioni per i medici che non dovessero seguire le indicazioni.
Obbligo di vaccinazione per le iscrizioni a scuola, e sanzioni, con la collaborazione degli ordini professionali, per i medici che non dovessero seguire le indicazioni. Sono tra i punti qualificanti del piano nazionale Vaccini del Ministero della salute, approvato dai presidenti di regioni, ma non dalla conferenza Stato-Regioni, dopo che il ministero dell’Economia ne ha chiesto un rinvio per approfondire «alcuni aspetti tecnici» legati all’impatto finanziario del provvedimento. Un rinvio del parere finale legato quindi alla copertura economica, come ha spiegato il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta: «La richiesta di rinvio sul provvedimento sui vaccini è motivata da ragioni tecniche. Il testo è complesso e il tempo per analizzarlo è stato scarso. Ne parleremo col ministero della Salute per condividere la relazione tecnica e pensiamo di concludere positivamente entro la prossima conferenza straordinaria».
Naturalmente l’obbligatorietà delle vaccinazioni per potersi iscrivere a scuola, dovrà essere regolata da un «aggiornamento» della normativa. «Tale percorso – si legge nel testo del Piano – sarà approfondito e dal nuovo piano potrà essere generata una normazione aggiornata, garantendo, peraltro, la protezione degli individui e delle comunità, con misure correlate, come, ad esempio, l’obbligo di certificazione dell’avvenuta effettuazione delle vaccinazioni previste dal calendario per l’ingresso scolastico». E sul punto il capogruppo Pd in commissione affari sociali della Camera, Donata Lenzi, ritiene più praticabile l’ipotesi di limitare l’obbligo di vaccinazione solo per asili nido e scuole materne.
Per introdurre queste misure sarà necessario anche un controllo continuo «delle possibili violazioni del supporto alla pratica vaccinale e dell’offerta attiva delle vaccinazioni da parte dei medici e del personale sanitario dipendente e convenzionato con il servizio sanitario nazionale. Saranno concertati percorsi di audit e revisioni, con la collaborazione degli ordini professionali e delle associazioni professionali e sindacali che possano portare anche all’adozione di sanzioni disciplinari o contrattuali se ne ravvisa l’opportunità».
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