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Mercoledì 01 Gennaio 2014
Addio al bluesman Ciotti
chitarrista di Salvatores
Il grande pubblico, e soprattutto gli amanti della “trilogia della fuga” di Gabriele Salvatores, lo ricordano per “No more Blues”, il malinconico brano che accompagna le avventure di Diego Abatantuono e soci in “Marrakech Express”
MILANO
Il grande pubblico, e soprattutto gli amanti della “trilogia della fuga” di Gabriele Salvatores, lo ricordano per “No more Blues”, il malinconico brano che accompagna le avventure di Diego Abatantuono e soci in “Marrakech Express”.
Roberto Ciotti, uno dei più noti bluesman italiani, si
è spento martedì 31, nell’ultimo giorno del 2013, a 60 anni, dopo una
lunga malattia. Nato a Roma nel 1953, in quasi tutte le foto è
immortalato con la sua chitarra che lo accompagnato sin da
quando aveva 12 anni, facendolo conoscere anche all’estero come l’Eric Clapton italiano.
A folgorarlo, ancora giovanissimo, è un concerto di Jimi Hendrix al teatro Brancaccio di Roma. Allora decide di fare il
musicista e negli anni ’70 fonda il gruppo rock progressivo Blue Morning e si fa presto conoscere nella capitale, dove negli
anni si esibisce nei noti club Flokstudio e Big Mama.
Incide i primi dischi, “Blue Morning” del 1973, poi con l’etichetta Cramps “Supergasoline Blues” nel 1978 e “Bluesman”
nel 1979. Avvia nel contempo collaborazioni con i concittadini
Antonello Venditti e Francesco De Gregori, con cui incide
l’album “Alice non lo sa”. Poi condivide la passione del rock
con Eduardo Bennato con cui collabora come chitarrista negli
album “La torre di Babele” e “Burattino senza fili”.
La sua fama valica anche i confini nazionali sulla scia delle
collaborazioni in Italia con jazzisti del calibro di Chet Baker
e della notorietà data dalle esibizioni in apertura dei concerti
nel 1980 di Bob Marley a Torino e Milano. Alla fine degli anni
’80 avvia la collaborazione con Salvatores prima con la colonna
sonora di Marrakech Express e subito dopo con quella per Turnè.
In carriera incide una decina di album. Nel 2010, dopo una pausa
durata quasi 10 anni “Troubles & Dreams”, poi l’ultimo
“Equilibrio precario” nel luglio scorso.
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