È scomparso a Roma, all’età di 84 anni, Gianni Boncompagni. Nato ad Arezzo, si è diplomato all’Accademia di fotografia e grafica prima di intraprendere la carriera di conduttore radiofonico e diventando, in breve tempo, tra i grandi innovatori dello spettacolo italiano insieme a Renzo Arbore, autore e conduttore di storici successi della radio come Bandiera gialla e Alto gradimento e, non ultimo, autore e regista di Pronto, Raffaella?, Domenica In, Non è la Rai, Carramba.
La notizia è stata diramata dalle figlie Claudia, Paola e Barbara, che hanno dichiarato: “Dopo una lunga vita fortunata, circondato dalla famiglia e dagli amici se n’è andato papà, uomo dai molti talenti e padre indimenticabile”.
“La nostra amicizia è nata quando avevamo all’incirca 25 anni”, ha detto Arbore. “Un’amicizia non conclusa ora che eravamo più vicini agli Ottanta che ai Settanta, come diceva sempre lui con il suo straordinario spirito toscano. Per me è stata un’amicizia provvidenziale, spero lo sia stato anche per lui. Ci conoscemmo ai tempi di quando frequentavamo il corso di maestro programmatore, eravamo compagni di banco. Aveva una visione moderna della vita, un senso d’umorismo all’avanguardia. Una visione che lo ha portato a rivoluzionare la radio e la tv. Spero di essergli stato utile con il mio atteggiamento più riflessivo e romantico, ma altrettanto teso a rivoluzionare la radio e la tv”.
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