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Martedì 03 Febbraio 2009
Addio liceo. E provveditore
Nuovi corsi bloccati dal regionale: Scaglione lascia, il Setificio protesta
«Noi non abbiamo ancora ricevuto le iscrizioni - riferisce Cornaggia - perché c’è tempo fino alla fine del mese e quindi ci verranno trasmesse successivamente dalle scuole medie che le raccolgono». Ma è altamente verosimile che diverse famiglie abbiano già inoltrato la domanda per lo scientifico del Carcano alle segreterie di riferimento. «Il problema di dove mandare questi ragazzi non compete a me - osserva Cornaggia - però esiste, visto che il liceo scientifico Giovio è pieno». Così pieno che dallo scorso settembre otto classi vengono ospitate proprio dal Setificio. Tant’è vero che oggi sarebbe in programma un sopralluogo dell’ufficio tecnico provinciale in via Castelnuovo, per adattare gli spazi in modo da far convivere i corsi tradizionali del Setificio, con le due ipotetiche sezioni di liceo scientifico e con la succursale del Giovio, che verrà ospitata per un altro anno, in attesa che siano pronte nuove aule in via Paoli. La preside ieri era incerta tra annullare il sopralluogo e continuare a lavorare per tenersi pronti, nel caso la direzione scolastica regionale ci ripensasse. «La scuola ha già investito su questo corso - sottolinea Cornaggia - sia in termini di tempo che di denaro. Avevamo stampato le brochure promozionali e avevamo anche un accordo con il Politecnico per un apposito laboratorio di informatica». «Pensavamo che la delibera provinciale di settembre ci garantisse - continua la preside -. Non riesco a capire questo conflitto di attribuzioni tra organi dello Stato. La competenza dovrebbe essere della Provincia e la direzione regionale dovrebbe intervenire solo nel caso in cui si mettesse in atto una sperimentazione contro la normativa». Il regionale, peraltro era stato regolarmente interpellato lo scorso giugno, contestualmente a Villa Saporiti, attraverso l’Ufficio scolastico provinciale, «e non è mai arrivata nessuna risposta». Se non ci saranno ripensamenti da Milano - l’assessore provinciale Achille Mojoli sta facendo pressioni in tal senso - la Cornaggia non potrà che dire «obbedisco», ma «in altre regioni - rimarca piccata - i nuovi indirizzi non sono stati bloccati».
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