Adesso Cantù ha il cuore
ancora più canturino

La presentazione del piano industriale 2022-24 è un inno all’ottimismo grazie ai tanti progetti. Mauri: «La sede subito in città, nei locali dell’ex Eleca». E per l’arena c’è già l’accordo con la prima multinazionale

«Voglio conoscere più cose di te, le più recondite», come canta Renato Zero. E così è stato. Senza nascondersi. A carte scoperte. Guardandosi negli occhi. Road to 24 - piano industriale 2022-2024, ovvero il grande libro del futuro (e dei sogni, ma nemmeno troppi) della Pallacanestro Cantù, che ha cominciato a svelare le pagine.

Per farlo, sul modello di quanto accaduto negli ultimi anni, si è scelta una location di classe (Sheraton Como) e si è radunato il meglio alla voce sponsor, appassionati, autorità a e sostenitori. La Cantù del 2024 avrà un cuore ancora più canturino, e di questo se ne siamo accorti tutti. Non solo questione di scelte, ma anche per via della centralità del progetto. Che ruota attorno alla costruenda nuova arena e che ha ramificazioni ovunque.

Educare attraverso lo sport

Non si spiegherebbe altrimenti il passaggio di Antonio Munafò, anima del Progetto Giovani e quelle sue considerazioni sulla «pazienza di educare attraverso lo sport». Il futuro, senza dubbio, avrà la verve e l’entusiasmo degli anni dei suoi ragazzi, quelli della zona e quelli che da anni a questa parte ospita nella splendida foresteria.

Ma è il presente che, più di ogni cosa, ha colpito i cento e rotti ospiti. Il consigliere delegato di Pallacanestro Cantù e amministratore delegato di Cantù Next Andrea Mauri è quello che ha svelato più piani. A cominciare dalla sede: come già annunciato, il club tornerà in città. «È tutto pronto - ha detto - per il trasloco in via Como, in quelli che una volta erano i locali di Eleca, da maggio, grazie alla famiglia Tagliabue».

Eccola qui, la prima notizia. Il recupero di un’area per certi versi strategica nella storia della città con il primo inquilino che sarà un marchio prestigioso e che ha fatto a sua volta la storia.

Nella serata divisa in tre parti, tra saluti (sempre efficace e centrato quello del presidente Roberto Allievi) e interventi, non sono mancati i momenti di entusiasmo allo stato pure: gli obiettivi centrati del precedente piano triennale, il ringraziamento a quanti - dal’acquisizione della società in avanti - hanno deciso di percorrere un bel pezzetto di cammino insieme al club e quella maglia simbolo consegnata ad Antonio Biella, il signor Acqua S. Bernardo, proprio in rappresentanza di tutti gli sponsor.

E qui arriva la seconda delle tante chicche di serate: «Siamo partiti con 12 aziende al nostro fianco - ha detto Mauri - ora siamo arrivati a 90 e contiamo di raggiungere quota 120 partner a fine 2024».

Un mattone importante

Partner di cui ha parlato anche Joe Rizzello, general manager di Asm Global che avrà ruolo centrale nella crescita dell’arena. «Abbiamo chiuso l’accordo con un’importante multinazionale. Si tratta del primo partner, che sveleremo nel giro di un mese e mezzo».

Un mattone importante, e la conferma di quanto il progetto abbia appeal. Insieme all’operazione che darà la possibilità di diventare proprietari del proprio posto e quindi di godere di tutti gli eventi organizzati nell’arena.

La Pallacanestro Cantù non sta con le mani in mano. E, come spiegato dal gm Sandro Santoro, «cavalcherà anche il fenomeno social, vista la costrante crescita e numeri superiori anche a molte società di A1. E adesso sbarcheremo anche su Telegram, primo passo verso altre piattaforme».

Dall’etere e dal metaverso ai fatti tangibili. Perché, e lo ha annunciato il segretario generale Luca Rossini, «dalla prossima stagione merchandising e retail di Pallacanestro Cantù sarà veicolato da Cisalfa nei punti vendita di Cantù e on line».

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