Cronaca / Como città
Martedì 21 Febbraio 2023
Agenti della polizia penitenziaria aggrediti dai detenuti al Bassone: «La situazione nelle carceri è inaccettabile»
Como L’episodio verificatosi ieri pomeriggio nell’istituto penitenziario comasco ha provocato ulteriore tensione , aggiungendosi a quelli che Madonia, segretario dei sindacati della polizia penitenziaria descrive come «eventi critici quotidiani»
Ieri pomeriggio, 20 febbraio, al Bassone un ispettore di Polizia Penitenziaria è stato colpito alla testa con una saponetta lanciata violentemente da un detenuto e poi colpito alla gamba, mentre contro un altro agente veniva lanciata una bomboletta del gas.
«I momenti di tensione all’interno della Casa Circondariale di Como - spiega Gian Luigi Madonia, segretario regionale dell’Uspp, Unione Sindacati Polizia Penitenziaria -, diventata ormai scenario di eventi critici quotidiani e in cui il regime e la disciplina penitenziaria sono difficilmente attuabili, per svariate ragioni. I detenuti si permettono di fare ciò che vogliono, sentendosi impuniti, la sanzioni disciplinari non sono esemplari e, soprattutto, i soggetti facinorosi spesso non sono allontanati. Intanto, ancora due uomini della Polizia Penitenziaria tornano a casa con lesioni fisiche e, certamente, anche psicologiche. A loro va tutta la nostra solidarietà».
Anche il presidente dell’Unione sindacati polizia penitenziaria si è espresso sul fatto che si aggiunge a una serie di di aggressioni concorrenti nel rendere “inaccettabile” la situazione all’interno delle carceri: «Il tutto avviene davanti una gestione fallimentare del sistema penitenziario e non solo lombardo. Dal nuovo Governo che ha già annunciato la volontà di un cambio di rotta, ci aspettiamo quello che è stato promesso, sia in termini di potenziamento degli organici che di adeguamento delle strutture e delle norme che tutelano la Polizia Penitenziaria, nonché iniziative legislative che prevedano l’espiazione della pena nei paesi di origine per i detenuti stranieri, che nella stragrande maggioranza dei casi sono gli artefici degli atti violenti e dei disordini. Così pure dall’Amministrazione ci auspichiamo quei provvedimenti esemplari che ridiano credibilità al personale, alle strutture ed alle regole interne».
Per Madonia e Moretti «I soggetti che contravvengono alle norme o, peggio, aggrediscono il personale, devono essere immediatamente trasferiti, passando a regimi di vigilanza più rigidi».
«Ci aspettiamo - concludono - che sia data dignità al lavoro della Polizia Penitenziaria baluardo della legalità e della sicurezza all’interno dei penitenziari senza la quale nessuna attività finalizzata al recupero del reo avrebbe successo».
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