Aggredite e rapinate in centro
Le impronte scagionano il sospettato

Gli esami sul registratore di cassa della lavanderia assaltata accusano un altro - Torna a casa Luca Montone. I carabinieri danno la caccia al vero responsabile

Le impronte digitali sul registratore di cassa della lavanderia di via Borsieri, rapinata il 31 gennaio scorso in una sera di aggressioni e paura per tre donne, non sono di Luca Montone, il ragazzo di 26 anni fermato e portato in cella poche ore dopo quei fatti.

Torna a casa, dunque, il giovane che già nel corso dell’interrogatorio di convalida del fermo da parte del giudice per le indagini preliminari protestava la propria innocenza. Sono stati gli stessi carabinieri, che lo avevano fermato, a trovare la prova che ha consentito al difensore del ragazzo - l’avvocato Giuseppe Catania - di chiedere e ottenere dal pubblico ministero l’emissione di una richiesta di revoca della misura cautelare per Luca Montone, dopo tre settimane esatte di carcere.

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