Cronaca / Cantù - Mariano
Sabato 07 Febbraio 2015
Al Comune l’appartamento della mafia
«Sarà un rifugio per chi non ha casa»
Nel patrimonio pubblico entra un immobile in via Uberto da Canturio
Tra gli altri beni sequestrati, anche un magazzino e un monolocale
Una nuova vita per immobili confiscati alla criminalità. E una nuova opportunità anche per i tanti, troppi canturini che a causa della crisi si trovano alle prese con difficoltà abitative.
Il Comune ha acquisito a titolo gratuito un immobile che si trova in via Uberto da Canturio e che, come altri che già sono a disposizione di piazza Parini, verrà messo a disposizione nell’ambito del progetto «Abitare»; progetto al quale il settore Servizi Sociali sta lavorando da tempo, con i rappresentanti del Terzo Settore, e che si è concretizzato in una proposta in materia di politiche abitative che faceva parte anche della proposta di welfare civico in lizza per il bando della Fondazione Cariplo.
Nei mesi scorsi il Comune ha ricevuto una nota da parte dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata: comunicava il fatto che la corte d’appello di Reggio Calabria aveva disposto il sequestro di un appartamento in città.
Tra gli altri beni confiscati negli anni passati, e ancora in attesa di utilizzo, c’è un magazzino da 440 metri quadrati al primo piano di uno stabile di via Cesare Cantù. La passata amministrazione voleva sistemarci gli uffici dei Servizi Sociali o sedi di associazioni, ma nessuna ipotesi è mai andata in porto perché rimetterlo in sesto richiede un bel gruzzolo.
E poi c’è un monolocale di 22 metri quadrati in via Mazzini. Non acquisito un terzo appartamento, in via Romagna, sul quale grava un’ipoteca.
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