Albavilla, l’iron man
che voleva correre 24 ore
Angelo Pollini di Anzano e un’impresa al limite del possibile: sù e giù dal Bolettone per un giorno intero. Un temporale ha interrotto il tentativo: «Volevo misurare la mia resistenza. Ma ci proverò ancora»
Il ponte pasquale ad allentare la morsa del lavoro e la grande passione per la montagna, in particolare per il monte Bolettone. Questi gli ingredienti che hanno spinto Angelo Pollini a mettere in campo martedì un’impresa al limite dell’impossibile: salire e scendere dal monte Bolettone ininterrottamente per ventiquattro ore.
Purtroppo l’atleta di Anzano del Parco (42 anni compiuti lo scorso 10 marzo) non è riuscito a portare a termine la sua fatica ed ha dovuto alzare bandiera bianca, dopo nove ore, attorno alle 21, a causa dell’insorgere di alcuni problemi allo stomaco, provocati da un improvviso temporale.
Nel frattempo però aveva portato a termine quattro salite ed altrettante discese, per un totale di 3.600 metri di dislivello positivo e quasi 50 km.
«Ho approfittato del fatto che dopo Pasqua avevo a disposizione una settimana di ferie - spiega - E così per non restare a casa con le mani in mano ho “rubato” un po’ l’idea dell’amico e compagno di tante salite Sergio Bernasconi e ho pensato di fare una bella 24 ore sul percorso che da Albavilla porta sino alla cima del monte Bolettone, seguendo il tracciato del trofeo Jack Canali».
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