Albavilla, spende un milione di euro
«Ma la villetta non l’ho mai vista»
Si era affidato a un costruttore di Erba per costruire la sua casa. A distanza di anni non ha avuto nulla. E in tribunale è cominciato il processo
«Alla fine ho versato un milione di euro. Ma in cambio non ho avuto né la villetta, né gli appartamenti promessi».
Mario Locati, 56 anni, parla con rassegnazione, ma anche con lucidità, nell’aula del tribunale. Lui voleva solo realizzare la sua casa, da dividere con la sorella Annamaria, e in buona fede si era affidato a un costruttore. Ma alla fine si è trovato senza casa e senza soldi.
Per questo motivo l’ingegnere Pietro Michele Bianchi, erbese di 63 anni, si trova a processo, con l’accusa di truffa.
È proprio Locati, che si è affidato all’avvocato Ivana Anomali come difensore di parte civile, a raccontare la vicenda. «Ho conosciuto Bianchi nel 1997, quando pagai 50 milioni di lire per un terreno dove poi costruire una casa, nel momento in cui diventasse edificabile». Il terreno si trova ad Albavilla. Poi arrivò l’ok a costruire. «Volevamo realizzare una bifamiliare. Nel 2005 ci siamo accordati con Bianchi, che doveva costruirla, per 672 mila euro. Io ho versato 100mila euro per partire. Mi aveva assicurato che sarebbero bastati solo sei mesi. Ma il tempo passava e la casa non era mai pronta. Man mano che avanzavano i lavori, i versavo i vari assegni. Poi è scaduto il primo compromesso e ne abbiamo fatti altri, in seguito. E io continuavo a pagare. Abbiamo fatto anche alcune varianti al progetto originale, con un aggravio di spese».
Il tempo passa e si arriva al 2010: la villetta era quasi pronta. E Locati aveva già pagato 875mila euro al maggio 2010. «Ma erano stati effettuati anche interventi non concordati. A quel punto Bianchi, in cambio della villetta, mi offre due appartamenti, un parziale rimborso e un terreno agricolo. Mi ha assicurato che era già tutto nella sua disponibilità».
LEGGETE l’ampio servizio su LA PROVINCIA di MARTEDÌ 14 luglio 2015
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