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Domenica 25 Gennaio 2009
Allarme pesticidi: quanto veleno nelle nostre acque
Dati Ispra, la mappa delle falde e dei fiumi inquinati
Dall’Alto lago alla provincia, ecco dove si rischia
Sono sei i punti di rilevamento delle acque superficiali installati in provincia di Como, su un totale di 1123 stazioni sparse su tutto il territorio nazionale. Cinque di essi presentano livelli di contaminazione da bollino rosso, cioè oltre i limiti: si tratta delle stazioni di monitoraggio del Mera, a Sorico, di quelle delle rogge Molinara e Cresmiero, a Crema e del torrente Albano a Dongo per quanto riguarda il bacino dell’Adda, e della stazione del Seveso a Cantù per il bacino del Lambro. L’unico corso d’acqua entro i limiti è risultato il Breggia, tra Como, Maslianico e Cernobbio.
Decisamente migliore la situazione delle falde sotterranee: 2.280 i punti di rilevamento in Italia, 22 nel Comasco, situati soprattutto nella Bassa. Nove sono i "non pervenuti", nei quali non è stato possibile accertare l’eventuale tasso di inquinamento da pesticidi, quattro quelli con concentrazioni superiori ai limiti, nove quelli con concentrazioni entro i limiti. Hanno "sforato", sia pure con concentrazioni non superiori ai limiti di potabilità, le stazioni di Lomazzo, di Puginate (a Bregnano), di Rovellasca (via Dante) e di Mozzate (pozzo di via Libertà). A livello nazionale, la frequenza dei superamenti delle soglie di inquinamento è, per le acque sotterranee, del 31.5%. La Regione Lombardia, nel suo complesso, non sta bene: in totale, nelle acque superficiali, ci sono residui nel 82.8% dei punti, mentre nelle falde sotterranee residui di pesticidi compaiono nel 63.3% dei rilevamenti.
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