Bolzano, circondata da queste case contadine dove si può vivere il rito del Törggelen, diviene così il centro di una delle usanze più autentiche dell'area dolomitica, consentendo di entrare in contatto con la ricca produzione agricola di specialità gastronomiche dei suoi dintorni. Antiche e confortevoli «Stuben» accolgono gourmet e cultori di tradizioni gastronomiche, alla ricerca delle usanze contadine di questi luoghi. Le bevande tipiche del Törggelen sono il mosto (in dialetto altoatesino Sußer) e il vino nuovo (in dialetto altoatesino Nuier). Come piatto principale si mangiava in origine solo Speck e Kaminwurzen (salamino affumicato) di produzione propria, o semplici piatti della cucina contadina altoatesina.
Oggi si trovano serviti per il Törggelen ricchi piatti a base di carne affumicata, crauti, vari affettati e salsicce (al sangue o della casa) e naturalmente canederli, zuppe, pane di segale, formaggi ecc. A chiusura del Törggelen non mancano mai le caldarroste (in tedesco Keschtn) e per i più golosi i dolci Krapfen del contadino. Un weekend qui consente anche di percorrere sentieri ricchi di storia e natura, ad esempio il «sentiero del castagno» che parte da Castel Roncolo a Bolzano arriva fino a Varna nei pressi di Bressanone, passando per l'altipiano del Renon.
Questo percorso, perfettamente segnalato, attraversa boschi di latifoglie colorati, prati dal verde intenso e castagneti secolari. Lungo la via del castagno agriturismi e locali tipici invitano a una sosta. Lungo il percorso si trovano anche testimonianze d'arte e di cultura - chiesette, santelle - che ricordano una storia secolare, nonché luoghi mistici che raccontano di streghe, maghi e spiriti che hanno popolato le narrazioni dei nonni e agitato fantasmi dei nipotini (informazioni su percorsi e masi in cui si può vivere la tradizione del Törggelen: Consorzio Turistico Bolzano Vigneti e Dolomiti tel. 0471.633488, www.bolzanodintorni.info).
Regina incontrastata dell'autunno rimane comunque la castana. Feste dei marroni sono in programma a Lana/Foiana dal 20 ottobre al 4 novembre e a Velturno dal 26 ottobre al 3 novembre. Due località assolutamente da scoprire. Anticamente dalla castagna si ricavava farina per pani e dolci. In occasione delle feste vengono rispolverate antiche ricette contadine e il fuoco del vecchio forno in pietra viene riacceso per sfornare un pane particolarmente gustoso.
A Merano dal 19 al 21 ottobre va in scena la Festa dell'uva: un mix di folclore, musica e gastronomia incastonati nel dorato autunno meranese. È uno dei momenti topici del calendario degli avvenimenti meranesi, di certo quello più radicato nel territorio e più tipicamente sudtirolese. Clou della «tre giorni», la sfilata domenicale di carri e bande. Per tutto ottobre sarà invece «aperta» la Dispensa di Fiè allo Sciliar. Un evento che si ripete dal 1978: i ristoratori della località invitano a partecipare al mese gastronomico, con menu ad hoc e la rivisitazione di piatti tradizionali, originali e antichi, ma dai sapori sempre freschi (informazioni Associazione Turistica Fié allo Sciliar, tel. 0471.725047, www.voels.it).
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