Salute
Sabato 21 Maggio 2011
Alzheimer: un esame del sangue
può diagnosticarlo in anticipo
Possibile svolta per poter individuare chi svilupperà l'Alzheimer prima che i segnali della malattia siano evidenti o per distingurla da altri tipi di demenza. L'analisi si basa sull'individuazione di un ormone cerebrale
"Finora nessuno strumento è risultato definitivo per la diagnosi d'Alzheimer, oltre all'analisi post-mortem del tessuto cerebrale - spiega Vassilios Papadopoulos, direttore dell'istituto e supervisore dello studio -. La nostra ricerca dimostra che un esame del sangue non invasivo può essere utilizzato con successo per diagnosticare l'Alzheimer anche in fase iniziale e per distinguerlo da altri tipi di demenza".
Papadopoulos e colleghi si sono concentrati su un ormone cerebrale chiamato deidroepiandrosterone (DHEA), normalmente presente in grandi quantità nel cervello: prelevando piccoli campioni di sangue da un gruppo di persone non affette dalla demenza sono stati in grado, attraverso l'ossidazione, di promuovere la produzione di DHEA.
Lo stesso procedimento, ripetuto però con il sangue di soggetti malati, non ha invece determinato un aumento dell'ormone cerebrale: "C'è una chiara correlazione - spiega Papadopoulos - tra la mancanza di capacità di produrre DHEA attraverso l'ossidazione nel sangue e il grado di compromissione cognitiva rilevato nella malattia di Alzheimer".
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