Ambiente, Directa Plus
promossa da Roma
«Una start up modello»

La Commissione parlamentare

in visita a Lomazzo alla sede dell’azienda

Le aziende possono aiutare l’ambiente. Ripulire le acque, l’aria, persino salvare un povero germano reale. A scoprire un’eccellenza a ComoNext è arrivata ieri mattina la Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo rifiuti e su illeciti ambientali correlati.

Nel corso della visita a diversi impianti in Lombardia, non poteva mancare una tappa a Directa Plus, la start up divenuta ormai azienda che viaggia a gran velocità nel segno del grafene nanotecnologico tra gomme, tessile e altro materiale: ultimo ingresso nei RayBan di Luxottica. Ma se per il gruppo è stato affascinante scoprire gli effetti nei vestiti e nelle scarpe di alta gamma, che vedono le applicazioni del Grafene plus, il piatto forte è stato quello delle bonifiche ambientali. Presenti nella delegazione, guidata dal presidente Alessandro Bratti, anche il deputato comasco Chiara Braga e il magistrato collaboratore Giuseppe Battarino (che coordina le inchieste): la prima da sei mesi, il secondo da due anni impegnati in questa Commissione. C’era anche il prefetto Bruno Corda. A dare il benvenuto il consigliere con delega all’innovazione Annarita Polacchini e il direttore generale Stefano Soliano.

L’amministratore delegato di Directa Plus – nata 12 anni fa negli Usa – Giulio Cesareo ha presentato con orgoglio il suo team. Parliamo di un’impresa nata con 100mila euro e nel giro di dieci anni capace di arrivare a un budget di 1,4 milioni, nonché di sbarcare in Borsa a Londra.

Ad Annalisa Pola il compito di illustrare le peculiarità di Grafysorber: «Il nostro prodotto ha ottime potenzialità non solo per le acque, dove fa la differenza per la sua efficacia e velocità, ad esempio in caso di emergenza, ma anche per la sabbia». Il focus è rappresentato dagli idrocarburi, si sta lavorando inoltre su altri materiali inquinanti come i coloranti. Con un aneddoto emozionante raccontato da Cesareo: «Dopo l’emergenza inquinamento in mare a Genova, abbiamo mandato due ragazze per testare il materiale su un povero germano reale morente. Sono riuscite a rimuovere completamente la parte inquinante dall’animale che si è ripreso ».

In crescita

Trattamento di acqua, suolo, aria: il settore è in espansione e diversi collaboratori sono intervenuti a svelare casi concreti come quello di una bonifica in Romania e sperimentazioni come la collaborazione con il Politecnico di Milano sulla rimozione di diossina e suoi precursori dai reflui gassosi, realizzando un apposito filtro statico. «Conoscevo questa eccellenza – sottolinea l’onorevole Braga – e ritenevo interessante presentarla alla Commissione. Tra l’altro, oltre all’aspetto ambientale si sono appresi gli altri impegni e abbiamo molto apprezzato il riferimento all’economia circolare da parte di Giulio Cesareo ».

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