Cronaca / Como cintura
Domenica 18 Agosto 2013
«Ancora allagamenti
Inutili i lavori al rondò»
Tavernerio, Cosimo Prete critica il cantiere durato tre mesi
Il sindaco Radice: «Manca la seconda parte dell’intervento»
I lavori per la sistemazione e la riqualificazione della rete fognaria in zona Urago sono terminati da poche settimane e già fioccano le polemiche.
A sollevare il caso è il capogruppo della minoranza Nuova Tavernerio, Cosimo Prete, che chiede chiarezza e non usa mezzi termini: «I lavori effettuati a quanto pare non hanno eliminato i problemi che si trascinavano da tempo nella zona - attacca il capogruppo - I temporali di inizio agosto hanno infatti dimostrato che l’area si allaga ancora: a questo punto serve fare chiarezza per capire le cause del disagio che permane».
I lavori, del costo di circa 180mila euro, avevano portato tra maggio e luglio alla chiusura di un tratto di via Provinciale, tra la rotatoria dietro il supermercato Billa e via Urago.
A quanto pare però la via è stata al centro di ulteriori allagamenti e Prete spiega la probabile causa: «I lavori prevedevano due lotti, di cui il primo è stato ultimato; il problema però è proprio il modo in cui si è deciso di partire: è stata infatti riqualificata e ampliata la tubatura che viene da monte, mentre a valle è rimasta la tubatura precedente più piccola. Abbiamo così l’effetto imbuto e la via si allaga ancora. Non era meglio partire forse dal lotto a valle? Il sindaco poi spieghi quando farà il secondo lotto, e con quale copertura finanziaria, visto che non ci sono più soldi».
Rossella Radice respinge al mittente le critiche e spiega che il problema più urgente è stato risolto: «Non accetto che vengano fatte critiche in questo modo - contrattacca - Il problema dello sversamento delle acque chiare in quelle scure è stato risolto. Non è ancora stata fatta la perizia di fine lavori e già Prete viene a sindacare, proprio lui che in 15 anni di maggioranza non ha fatto nulla per risolvere il problema. Si vergogni: da lui non accetto proprio lezioni».
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