Ancora scritte sul Monumento
Inutili le telecamere accese

Il comandante dei vigili sull’ennesimo sfregio con la vernice spray

«Le immagini? Con quelle non sarà facile risalire ai responsabili»

«Auguri amore. S.F.M. Martina 14.04.2015». Di certo il misterioso fidanzato poteva scegliere un modo più civile per fare gli auguri alla sua compagna. Anche perché non ha scelto un biglietto e nemmeno un sms, ma ha pensato bene di imbrattare il Monumento ai Caduti con lo spray bianco e azzurro.

E, onestamente, al cittadino di Como, potrebbe partire un “chisseneimporta” se «Sorridi che che una meraviglia», visto che con questa scritta il writer innamorato ha rovinato uno dei simboli della nostra città.

È questo l’ennesimo oltraggio dei graffitari, o forse è meglio chiamarli semplicemente vandali, compiuto proprio nelle ultime ore. A dirlo è la stessa scritta, datata 14 aprile, martedì.

Della questione è stato informato l’assessore alla polizia locale Paolo Frisoni, che ha quindi inviato gli agenti a fare un controllo. «In ogni caso abbiamo effettuato il salvataggio delle immagini registrate dalla telecamere» ha spiegato lo stesso componente della giunta Lucini.

«Allibito e sconcertato»: sono queste le parole del comandante Donatello Ghezzo, che si è trovato ad affrontare un problema che, a Como, è molto sentito. «Purtroppo non si tratta di un singolo vandalismo, ma di una serie- continua il responsabile della polizia locale - Quella è solo una delle scritte sul Monumento ai Caduti, anche sul retro è stato riempito di scritte di ogni genere. Sono sconcertato».

E il comandante Ghezzo è piuttosto duro: «Bisognerà trovare un sistema efficace per colpire questi soggetti».

Le telecamere, infatti, non bastano, come spiega lo stesso responsabile dei vigili. «In questi casi - spiega - possiamo salvare e mantenere le immagini relative a un fatto fino a sette giorni prima».

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