Società e Costume
Lunedì 12 Settembre 2011
Arriva lo yougurt senza latte
La Coldiretti lancia l'allarme
La Camera sta per dare l'ok all'utilizzo di latte in polvere per la preparazione di questa specialità: il danno è doppio perché oltre a ignorare il prodotto fresco nazionale, il nuovo prodotto non indicherà nell'etichetta il procedimento di produzione
ROMA - "L'arrivo sul mercato nazionale dello yogurt senza latte, messo in commercio senza alcuna indicazione per i consumatori, è un inganno che deve essere fermato immediatamente".
E' stata la Coldiretti a lanciare l'allarme sulla preoccupante novità del quadro normativo che consente l'utilizzazione della polvere, in sostituzione del latte vero, per la produzione di un alimento come lo yogurt.
"Si tratta - ha spiegato la Coldiretti - di una modifica alla Legge del 11 aprile 1974, n. 138 che riguarda "Norme concernenti il divieto di ricostituzione del latte in polvere per l'alimentazione umana", che sta per avere il parere favorevole della Commissione agricoltura della Camera.
La nuova norma viene giustificata con la necessità di ridurre i costi di trasporto, poiché la polvere occupa meno spazio del latte fresco, "senza considerare - ha aggiunto la Coldiretti - tuttavia il forte impatto che ha sulle caratteristiche qualitative del prodotto in vendita. Un danno per i consumatori e per i produttori perché si consente di utilizzare polvere di latte a basso prezzo importata da paesi a extracomunitari invece del buon latte fresco delle campagne italiane".
Un effetto molto probabile se si considera "che sono stranieri tre dei primi quattro produttori che coprono il 60 per cento del mercato nazionale dello yogurt. Peraltro - fanno sapere dalla Coldiretti - i consumatori non hanno alcuna possibilità di distinguere in etichetta il prodotto industriale ottenuto dalla polvere di latte da quello tradizionale".
Ma in Italia, di casi analoghi se ne possono trovare molti: "Per effetto della normativa comunitaria e nazionale è già possibile vendere sul mercato il vino "senza uva" ovvero ottenuto dalla fermentazione di frutta, dai lamponi al ribes, ma anche il formaggio "senza latte" sostituito parzialmente dalla caseina e dai caseinati per ottenere formaggi a pasta filata, mentre una legge nazionale prevede che le bevande al gusto di agrumi possono essere colorate a condizione che esse - ha sottolineato la Coldiretti - contengano appena il 12 per cento di succo di agrumi vero".
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