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Lunedì 20 Aprile 2009
Asili nido, nuove tariffe
Ecco chi ci guadagna
Previste riduzioni per almeno tre famiglie su cinque
La rivoluzione delle tariffe degli asili nido approvata dalla giunta comunale di Como promette un risparmio per il 60% delle famiglie residenti in città. Per un altro 20% l’aumento sarà di un solo euro al giorno.
Il tutto con una lieve diminuzione del gettito per le casse di Palazzo Cernezzi, pari a 2.268 euro in meno al mese. A partire dal prossimo settembre l’adeguamento delle rette porterà a riequilibrare una situazione che ad oggi crea notevoli disparità. Per esempio, attualmente esistono famiglie con Isee pressoché identici - 12.334 e 12.393 euro - che però pagano rispettivamente 269 euro e 192 euro per mandare il figlio all’asilo dalle 7.30 alle 16 (modulo base).
Se la delibera proposta dall’assessore alle Politiche educative, Anna Veronelli sarà approvata anche dal consiglio comunale il prossimo anno queste due famiglie pagheranno rispettivamente 203 e 205 euro.
MINIME PIU’ EQUE Ad oggi esistono fasce di reddito con Isee di 4.016 euro che pagano al mese solo 12,32 euro. Questo non sarà più possibile. La riparametrazione delle rette ha portato a innalzare a 70 euro tutte le minime per i redditi Isee da 0 a 4.500 euro.
È questa una delle modifiche introdotte che ha fatto gridare qualcuno allo scandalo. Alcuni consiglieri comunali di Forza Italia hanno espresso parere negativo perché ritengono inopportuno aumentare stabilire incrementi in un periodo di crisi e difficoltà economica. Ma l’assessore Veronelli ci tiene a chiarire una volta per tutte che il nuovo sistema di calcolo garantirà più che mai rette giuste ed eque per tutte le famiglie, evitando disparità clamorose che invece attualmente si verificano: «Per i 219 bambini residenti a Como e attualmente iscritti che frequenteranno anche il prossimo anno l’asilo, 3 famiglie su 5 avranno una diminuzione della retta, 1 su 5 avrà un aumento inferiore a 1 euro al giorno. Come si vede non si tratta quindi di una delibera per fare cassa ma per ridistribuire in modo più equo le tariffe, eliminando il sistema di calcolo che oggi porta famiglie con Isee uguale a pagare rette assai diverse».
MASSIME PIU’ BASSE Per i redditi superiori a 35mila euro la tariffa sarà al massimo di 500 euro per il modulo base. La retta massima effettivamente pagata oggi da una famiglia comasca è pari a 692 euro. Da settembre scenderà di ben 192 euro. Il risparmio riguarda le massime di tutti i moduli orari. Esistono infatti 7 moduli a seconda della fascia oraria per la quale si richiede il servizio nido (7.30 - 16, 10.30 - 18, 7,30 - 18, 7.30 - 13.30, 10.30 - 16, 7.30 - 17). Le tariffe massime diminuiranno per ciascuna fascia, rispettivamente di 192 euro, 242 euro, 214 euro, 191 euro, 220 euro, 185 euro.
LE AGEVOLAZIONI La delibera approvata dalla giunta e in attesa di essere discussa in consiglio per l’approvazione definitiva, mantiene le agevolazioni già in vigore: sconto fratelli (il secondo fratello iscritto paga il 60% della retta, dal terzo in poi il 40%) e sconto 50% per handicap certificato. Sulla tariffa verrà applicata la riduzione del 5% ai proprietari di beni immobili non titolari di detrazione del canone di locazione ai fini Isee.
Infine, i servizi sociali valuteranno tutti i casi di Isee inferiore a 4.500 per valutare la possibilità di erogare contributo per il pagamento della retta minima se non addirittura l’esenzione totale.
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