Ovvio che vincere qui, davanti al pubblico che lo ha sempre avuto così in simpatia, sia per lui motivo di grande soddisfazione. “Ho la possibilità di dimostrare il mio valore. La mia Brawn Gp è uguale a quella di Jenson, una volta sono davanti io e una lui”. Il leader del Mondiale, conferma. Senza dirsi preoccupato né del derby che si giocherà tra lui e Rubens di qui al termine della stagione, né delle pressioni che nell’ultimo periodo ne hanno ridimensionato il rendimento. “Guido una delle macchine migliori, sono primo in classifica. È fantastico, ma è ovvio che ci siano delle responsabilità”.
Contento, a suo modo, anche Kimi Raikkonen. “Nelle ultime gare siamo sempre andati a podio. Stiamo lavorando bene, vogliamo far punti per conquistare il terzo posto dei costruttori. La piccola indecisione al secondo pit stop? Dovuta alla fretta, con Sutil eravamo molto vicini. Ma non abbiamo perso molto tempo”. Non ci sono rimpianti nemmeno per la strategia sulle due soste: “Abbiamo fatto il meglio che potevamo, sono contento così. Non è stato il risultato perfetto, ma è andata bene”.
Con Webber e Vettel ormai pressoché fuori dai giochi, il duello per il titolo si giocherà anche sui progressi che questa Brawn continuerà a garantire. Barrichello non ha dubbi: “Sin dall’inizio dell’anno ci sono stati sviluppi e la vettura è andata sempre meglio. Anche a Singapore dovremmo riuscire a trovare un buon feeling con la pista, anche se c’è da considerare la notturna e quindi la differenza di temperatura”.
Stefano Arosio
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