Basta abbuffate delle feste
I giovani vogliono il brunch

Ragazzi italiani tradizionalisti ma fino a un certo punto: la festa centrale dell'anno la passano ancora in famiglia, ma basta con i pranzi e i cenoni interminabili. Preferiscono infatti un pasto veloce, sempre però arricchito dalle specialità locali o della nonna

ROMA - Non solo l'albero, il presepe, le luminarie e i regali. Il periodo natalizio per l'85% degli italiani è sinonimo di grandi pranzi e cene.
Ma i giovani, che pure preferiscono trascorrere l'atteso periodo di festa assieme ai parenti e ai familiari (45%), ritornando magari a casa (26%) piuttosto che intraprendere un viaggio verso mete lontane (9%), è giunto il momento di svecchiare alcune abitudini legate ad un passato non più consono con le loro attuali esigenze.
Conservando sulla tavola pietanze tradizionali, infatti, ben il 43% dei giovani italiani non si ritiene però soddisfatto di come trascorre i pranzi in queste giornate di festa: il 74% lo preferirebbero meno impostato e schematico, con pietanze più leggere (61%) e un menù variegato (36%) che possa permette a chiunque di gustare ciò che più gli aggrada ma soprattutto che
conceda quella libertà (55%) di intervallare il pranzo con i giochi e le chiacchierate con i parenti e gli amici.
Per i giovani italiani, dunque, la soluzione tra desideri e tradizione sembra proprio essere quella del "brunch all'italiana" impreziosito dalla "cucina della nonna".
Questo è quanto emerge da uno studio promosso dalla rivista "Vie del Gusto" e condotto su 700 giovani età compresa tra i 18 e i 30 anni sui blog e i principali social network, a cui è stato chiesto come intendono trascorrere le festività natalizie e i pranzi di questo periodo di festa.

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