Basta con i movieri e le fasce orarie: da fine mese la Regina torna al passato

Ossuccio Dal 26 maggio gli osservatori del traffico hanno lavorato per quasi 4.500 ore. Con la chiusura della stagione turistica, eliminate anche le limitazioni ai mezzi pesanti

Con quasi 4500 ore di costante monitoraggio dei quattro punti di gran lunga più trafficati dell’intero tracciato della Regina, a fine mese andrà in archivio il positivo ritorno degli osservatori del traffico, fermi nel biennio della pandemia e quest’anno di nuovo impiegati in tre distinti punti tra Sala Comacina (al confine con Colonno) e Spurano di Ossuccio, con la novità come quarto punto di Colonno, subito dopo il cantiere della variante direzione centro paese.

Con gli osservatori del traffico (otto quelli impiegati a turno nelle quattro postazioni), il 31 ottobre decade anche l’ordinanza Anas che regolamenta il transito dei mezzi pesanti con lunghezza superiore ai 9,10 metri nel tratto tra Colonno e Ossuccio attraverso le ormai note fasce orarie (al mattino si sale da Colonno a Ossuccio, ma non si scende e viceversa al pomeriggio). Ordinanza che - lo ripetiamo - ha dimostrato la sua efficacia solo se accompagnata dai controlli, come quelli eseguiti a più riprese dal Distaccamento di Tremezzina della Polstrada e dai carabinieri di Tremezzina e della Compagnia di Menaggio e con loro dalla polizia locale. Senza controlli, a fronte di una sanzione irrisoria (87 euro, decurtati del 30% se pagati entro cinque giorni), l’ordinanza è di fatto stata il più delle volte ignorata.

Tornando agli osservatori del traffico, la decisione del Tavolo di Coordinamento per la variante (e per la Regina) - guidato dal prefetto Andrea Polichetti e dal presidente provinciale Fiorenzo Bongiasca - di impiegarli già dal 26 maggio (data della festività svizzera dell’Ascensione) si è rivelata azzeccata.

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