Ambiente
Domenica 03 Luglio 2011
Basta sprechi da stand-by
Ecco i chip "azzera consumi"
Un'importante realizzazione dal Giappone che permetterà di eliminare gli sprechi dalle attrezzature elettriche nella loro fase di "riposo". Solo in Europa il consumo da stand-by arriva al 10% dei consumi. Il segreto è nell'uso di magneti invece dell'elettricità
L'annuncio riveste grande interesse sul piano del risparmio energetico perché la fase di "riposo" delle numerose apparecchiature elettriche ed elettroniche presenti un po' ovunque negli ambienti lavorativi e domestici è responsabile di una quota non marginale dei consumi.
Si stima che in Europa la funzione di stand-by possa incidere fino al 10% dei consumi elettrici in un ambiente residenziale mediamente dotato di apparecchiature elettroniche. Pertanto, la possibilità di abbattere questi consumi passivi, che rappresentano uno spreco a tutti gli effetti, darebbe luogo ad un progresso importante ai fini del contenimento dei consumi energetici. I chip attualmente utilizzati consumano energia elettrica nella modalità stand-by per conservare i dati che servono poi ad un rapido riavvio dell'apparecchiatura.
I nuovi chip messi a punto dai ricercatori giapponesi (la cui commercializzazione secondo la Nec potrà essere avviata entro il 2015) impiegano piccoli magneti invece dell'elettricità, azzerando in tal modo i consumi connessi al riavvio. Si tratta, in realtà, di una tecnologia non nuova, ma che non era stata presa finora in considerazione sul piano industriale perché le sue prestazioni erano state valutate poco soddisfacenti.
Il miglioramento apportato dai ricercatori giapponesi è dato dall'uso dei cosiddetti "spintronics" per immagazzinare i dati nel circuito quando le apparecchiature sono spente. I dati sono contenuti, infatti, negli "spin" degli elettroni, piuttosto che negli elettroni stessi, ed è questo che rende il meccanismo più efficiente.
Tra le applicazioni possibili dei nuovi microchip si profila anche un loro possibile utilizzo nei Data Center dove il risparmio energetico conseguibile potrebbe arrivare, secondo la Nec, a valori intorno al 25% in considerazione anche dei lunghi di tempi di durata della modalità di stand-by.
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