Società e Costume
Venerdì 18 Novembre 2011
Battuta la velocità della luce
I neutrini superano nuovo test
Le nuove misure hanno confermato il dato di settembre secondo il quale i neutrini sono di 60 nanosecondi più veloci della luce - Raggiunto un grandissimo livello di dettaglio e date risposte alle obiezioni finora sollevate all'interno della comunità scientifica
ROMA I neutrini "più veloci della luce" hanno superato un altro test molto importante, al punto che adesso ogni possibile fonte di errore nelle misure è stata eliminata: sono dati sicuri e di altissima precisione, ma non sono ancora la conferma definitiva, che potrà arrivare soltanto da test indipendenti, condotti da altri gruppi di ricerca nel resto del mondo.
Anche le nuove misure sono state condotte dalla collaborazione internazionale Opera, coordinata da Antonio Ereditato, nell'ambito dell'esperimento Cngs (Cern Neutrino to Gran Sasso).
Anche questa volta i neutrini analizzati sono stati quelli inviati dal Cern di Ginevra ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn).
Tuttavia questa volta a percorrere i 730 chilometri che separano il Cern dal Gran Sasso non sono stati grandi "pacchi" di neutrini, ma "pacchetti" notevolmente più piccoli, ossia molto più brevi nel tempo e distanziati: sono lunghi solo 3 nanosecondi e spaziati gli uni dagli altri di 524 nanosecondi.
Sono quindi molto più stretti e separati rispetto a quelli della misura annunciata a settembre: in quel caso i fasci duravano 10.500 nanosecondi e erano distanziati da 50 milioni di nanosecondi. Gli eventi sui quali si basano le nuove misure sono anche molto pochi, 20 in tutto, ma la loro analisi è tuttavia estremamente significativa perchè questa volta è stato
possibile analizzarli uno ad uno.
Le nuove misure, che hanno confermato il dato di settembre secondo il quale i neutrini sono di 60 nanosecondi più veloci della luce, hanno permesso quindi di raggiungere un grandissimo livello di dettaglio e, soprattutto rispondono alle obiezioni finora sollevate all'interno della comunità scientifica. In pratica, tutte le possibili fonti di errore sono state
eliminate, ma ancora manca la conferma definitiva.
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