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Giovedì 26 Marzo 2009
Biotestamento, primo sì
Consenso non vincolante
L'aula del Senato dà il primo via libera alla legge sul testamento biologico. Ma rispetto al testo della commissione, passa un emendamento Udc secondo il quale il consenso del malato non è vincolante per i medici. Per il Pd è un modo per vanificare la legge e le scelte personali
Alla fine, però, circoscritte le riserve nel Pdl, arginati i dissidenti teodem nel Partito democratico, il Parlamento si è spaccato secondo linee partitiche corroborate da un acceso dibattito in aula.
Ma lo scontro maggioranza-opposizione è scoppiato sull'articolo che prevede che la scelta del malato non è vincolante per i medici, una modifica al testo varato in comissioneintrodotta grazie a un emendamento udc.
Il testo di legge tutela la vita umana "anche nell'ipotesi in cui la persona non sia più in grado di intendere e di volere". Non prevede che alimentazione e idratazione artificiali possono mai essere sospese. E delinea un "testamento biologico" (dichiarazione anticipata di trattamento o, in inglese, "living will") che si applica ai soli casi di pazienti in stato vegetativo.
Non ha, comunque, valore vincolante per il medico: ed è qui che sono esplose le critiche di Pd, radicali e Italia dei valori.
"Mi chiedo di cosa stiamo continuando a discutere in questa aula", ha detto Anna Finocchiaro. "C'è un limite oltre il quale la finzione non si regge". Per Giuseppe Astore (Idv) "è un modo per imbrogliare il popolo italiano. Ma come si fa a dire che uno in vita può rifiutare delle cose, poi, quando è senza coscienza, viene il medico, e non può più rifiutarle?". Ignazio Marino (Pd) ha rincarato la dose: "Così com'è - spiega - tutto il lavoro fatto si concretizzerà in una legge che si applica alle sole persone che si trovano in stato vegetativo persistente. In Italia è lo 0,005% della popolazione. Inoltre, le dichiarazioni anticipate di trattamento che alcuni di loro avranno lasciato con questa legge potranno essere disattese".
La maggioranza ha incassato le critiche, ed è andata avanti, forte di numeri che non hanno vacillato neppure nei voti segreti. Le parole del cardinal Bagnasco ("niente lungaggini o tentennamenti") sono ancora nell'aria e, per il Popolo della libertà, è ormai alle porte un congresso fondativo che sembra ripercuotersi anche nella compattezza del voto sul testamento biologico. "Il Senato ha scelto per la vita, contro il partito della morte e dell'eutanasia", ha commentato Maurizio Gasparri.
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