Se mettiamo insieme queste due osservazioni vediamo bene come questa manovra, sicuramente necessaria, sia per ora fondamentalmente di facciata e non sia andata ad incidere in maniera decisiva là dove sarebbe stato utile intervenire.
Perché non aumentare l'Iva o non tassare tutto ciò che c'è di superfluo in questa società ormai visibilmente ammalata di consumismo legato alla sola necessità di apparire?
Che necessità c'è ad esempio di affittare una stagione in un famoso bagno in Versilia per la modica somma di Euro 20 mila oppure di accompagnare il figlio a scuola con mezzi più simili ad un camion che non ad un'auto? Mi fermo a questi due esempi, ma potrei citarne altre decine.
Nessuno nega la libertà di scegliere queste cose, ma qualcuno dovrebbe dire con fermezza che l'inutile va pagato. Nessuno sembra volersi arrendere all'idea che dobbiamo fare un passo indietro nel tenore di vita: siamo in realtà tutti un po' più poveri di ieri, ma credo che un buon padre di famiglia taglierebbe prima il superfluo ed interverrebbe sulla struttura delle spese non strettamente necessarie anziché decidere di non mandare un figlio a scuola. Un passo indietro di chi può concedersi il superfluo è diverso da quello di chi al superfluo ha rinunciato da tempo. Può sembrare una bestemmia, ma personalmente non avrei toccato gli emolumenti dei parlamentari. Sarei intervenuto però sulla struttura della spesa pubblica in maniera più pesante dato che tutti conosciamo quanto sprechi il pubblico.
Eppure, sulla scorta solo di un'emozione, gli italiani hanno recentemente votato un referendum sull'acqua pubblica che rimette pesantemente la politica al centro del problema. Quanti consigli di amministrazione da noi pagati continueranno ad occuparsene nella maniera sciagurata che tutti conosciamo? Malediciamo una “casta” che è espressione speculare del Paese e siamo pronti ad affidare il governo ai seguaci di Grillo e Vendola e alla corte di nani e ballerine che si recano appresso?
Credo che occorra uno sforzo di presa di coscienza di tutta la società, ma zeppa com'è di gente che si approfitta della situazione o che comunque dalla situazione trae vantaggio (Marcegaglia in testa), vengo pervaso da un sottile senso di pessimismo.
Alberto Molteni
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