BLITZ ANTIMAFIA A MARIANO
ARRESTI E PERQUISIZIONI
“TI FACCIO SALTARE IL CERVELLO”

A tre anni dagli arresti per le estorsioni ai bar di Cantù, nuova operazione contro la ’ndrangheta

«Ve lo giuro: vi sparo e vi faccio saltare il cervello». La ’ndrangheta mostra il suo volto più violento nel recupero crediti per conto di “clienti” disposti a scendere a patti con i clan pur di riavere i propri soldi.

Dalle prime ore di questa mattina pattuglie dei carabinieri della compagnia di Cantù con l’ausilio anche di un elicottero stanno intervenendo nell’area del Marianese in quella che è una vasta operazione contro la ’ndrangheta.

Ventidue le persone raggiunte da un’ordinanza di custodia cautelare emessa dalla direzione distrettuale antimafia di Milano tra la zona della Brianza comasca e quella monzese. Complessivamente sono 16 le persone finite in carcere, 4 quelle ai domiciliari.

Le contestazioni vanno dall’associazione a delinquere di stampo mafioso all’estorsione, dal traffico di droga alle minacce, passando da operazioni illegali di recupero crediti e, come già avvenuto sulla piazza canturina tre anni fa, infiltrazioni nei locali del divertimento.

L’inchiesta ha portato anche alla luce il tramonto definitivo della famiglia Muscatello, dopo la morte del grande vecchio, Salvatore, con la zona del Marianese passata sotto il controllo della locale di Seregno.

Ma è emerso anche il ruolo nuovo di figure emergenti della criminalità che, nella nostra provincia, cercavano di infiltrarsi (come già avvenuto a Cantù) nella sicurezza dei locali. Sicurezza che i clan volevano gestire in esclusiva come dimostra un’altra intercettazione illuminante: «Chiamo il direttore del locale e gli dico “non ti permettere di fare venire un altro da milano a lavorare, dove ci siamo noi, perché tu il venerdì apri, il sabato sera veniamo noi, ti tiro giù tutta la sicurezza e tutti i buttafuori e chiudi».

© RIPRODUZIONE RISERVATA