Bolshakov: «La squadra ideale?
Non è ancora questa Cantù»

il coach della Red October giudica il roster a sua disposizione dopo gli arrivi di Calathes e Cournooh e in vista del match con Venezia.

Se ne è andato Laganà, e pur in costanza della momentanea indisponibilità di Callahan sempre alle prese con le terapie (sarà assente con la Reyer, la speranza è di ritrovarlo contro Brescia), il mercato ha recapitato in Brianza due volti nuovi, Calathes e Cournooh. Il cerchio sta dunque tendendo alla quadratura?

«Se il riferimento è alla squadra ideale allora non ci siamo ancora - confida l’allenatore della Red October, Kiril Bolshakov -, se invece alludiamo a un team più bilanciato e con maggior equilibrio allora dico ok. Ora siamo decisamente più completi».

Ha approfittato di questo periodo di pausa del campionato per dare un quid di inedito e soprattutto di suo alla squadra concepita in epoca Kurtinaitis?

«Abbiamo aggiunto qualcosa - ma in particolare abbiamo lavorato per integrare i due nuovi. Ci siamo soffermati soprattutto sui giochi d’attacco visto che contro Milano sono stati proprio i nostri cattivi attacchi a farci perdere la partita. La difesa, invece, pur essendo quella è, non è stata toccata».

Intanto, però, all’orizzonte si delinea il profilo della Reyer: la seconda della classe e per di più da affrontare in trasferta...

«Venezia è una squadra abbastanza sui generis rispetto al panorama delle formazioni italiane. Non solo annovera bravi giocatori e si avvale di un autentico senso di squadra, ma in più è dotata di una caratteristica peculiare, vale a dire tende a distruggere il gioco avversario. Per questo sostengo che per noi non sarà fondamentale giocar bene per puntare a vincere, quanto piuttosto provare a far giocare male loro».

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