Homepage
Sabato 24 Gennaio 2009
Bondi tifa Kandinsky
«Soldi ben spesi: la mostra va fatta»
Parla il ministro della Cultura: la qualità paga sempre
«Puntando sull’arte l’immagine della città e migliorata»
Bisogna andare avanti con le mostre. Anche se costano al Comune 400mila euro. Di questo ne è convinto il ministro della Cultura Sergio Bondi (Forza Italia). Pur non addentrandosi nelle “beghe” politiche che animano il consiglio comunale di Palazzo Cernezzi negli ultimi tempi, Bondi ha auspicato che l’esperienza di Villa Olmo possa essere replicata per il sesto anno di fila. Il ministro ritiene che la cifra richiesta dall’assessore Sergio Gaddi, pari a 400mila euro, sia «congrua». E non solo: «Da quando Como ha deciso di puntare sulla cultura, l’immagine della città è tornata ai fasti di un tempo». Resta da vedere l’esito della votazione (prevista per giovedì) alla delibera proposta da Forza Italia e Udc. Cruciale sarà l’emendamento, presentato dal sindaco Stefano Bruni, da An, Lega Nord (a eccezione di Lionetti) e dai quattro forzisti fedeli del sindaco (Quagelli, Airoldi, Lombardi e Caprile). L’emendamento punta a ridurre il contributo da 400mila a 280mila euro.
L’on. Bondi, interpellato sulla questione, non ha avuto dubbi: «Per la qualità e la risonanza di pubblico che hanno avuto negli anni scorsi le mostre organizzate a Como dall’assessore Gaddi, penso per esempio a Magritte, Picasso o gli Impressionisti, credo che lo stanziamento in astratto sia congruo. Nel particolare, non posso esprimermi perché non conosco i bilanci dell’amministrazione lariana, né tanto meno voglio entrare nel merito della questione. Quello che posso dire è che oggi le esposizioni di qualità possono arrivare a costare ben oltre il milione di euro. È chiaro che investire molto è un rischio, ma guardando al numero di visitatori e al numero di biglietti delle precedenti mostre si evince che il rischio è stato ben calcolato. Più in generale quando si investe sulla cultura, bisogna valutare un ritorno economico più ampio di quello rappresentato dal bilancio della mostra. È per questa ragione che come Ministero vediamo con favore quando gli enti locali fanno rilevare dagli apposti osservatori, per esempio quelli della Iulm e della Bocconi, l’impatto positivo che una manifestazione culturale ha sul territorio (quasi 2 milioni d’indotto per Como secondo uno studio dello Iulm, ndr)».
© RIPRODUZIONE RISERVATA