Bonus mamma, è già boom di richieste
Presi d’assalto sia l’Inps che i patronati

Ottocento euro alle famiglie per le nuove nascite, per le adozioni e per gli affidi

La direttrice: «Già oggi iregistrato un aumento del numero di utenti»

Debutto positivo ieri nella provincia di Como per il “bonus mamma”, e ciò grazie ad una piattaforma web dell’Inps «straordinariamente funzionante da subito», dicono i patronati sindacali, a una procedura burocratica «ridotta all’essenziale» e, naturalmente, a un buon afflusso di richieste da parte di neomamme.

Anche se in ritardo rispetto agli annunci, ora sembra dunque essere partito col piede giusto il premio alla nascita da 800 euro una tantum erogato dallo Stato a sostegno delle nuove nascite ma anche di adozioni e affidi.

I patronati sono solo una delle modalità con cui neomamme, gestanti al settimo mese di gravidanza e famiglie adottive o affidatarie (tutti eventi che devono aver luogo a far data dall’1 gennaio 2017) possono chiedere all’Inps di ottenere il bonus attraverso la piattaforma telematica attiva da ieri mattina. Per il resto la richiesta può essere inviata sempre via web e anche telefonicamente dalle interessate. Per le chiamate l’Inps ha attivato il contact center integrato al numero verde 803164 (gratuito da rete fissa) oltre al numero 06164164 da cellulare secondo la tariffazione dell’utente.

L’Inps provinciale, dice la direttrice Rosaria Cariello, si prepara ad elaborare i dati statistici di questi primi giorni di invio delle domande, per le quali tuttavia «già da oggi (ieri, nda) i nostri uffici hanno registrato un forte aumento del numero di mamme che sono venute a chiedere informazioni sul bonus o il Pin per fare autonomamente l’invio delle domande».

«In mattinata - dice Mauro Girola, direttore Inca-Cgil - le nostre sedi hanno registrato circa una quarantina di richieste inviate all’Inps. Il vero test si giocherà nei prossimi giorni, quando le persone saranno pienamente informate del fatto che il servizio è partito e si presenteranno a nostro avviso numerose nei nostri uffici. Dallo scorso gennaio riceviamo sul bonus mamme richieste che i nostri uffici hanno raccolto in elenchi. Ora stiamo richiamando le neomamme su appuntamento, e ciò si aggiunge all’attività di invio delle domande che continueremo a fare a sportello. Speriamo solo che non si presentino tutte in tempi troppo concentrati, cosa che potrebbe creare difficoltà al sistema informatico e anche al lavoro dei patronati, che in aggiunta al lavoro ordinario a breve saranno anche alle prese con le domande per i pensionamenti anticipati Ape».

Stesse impressioni all’Inas-Cisl, dove la direttrice Giovanna Tettamanti parla di un afflusso contenuto nei numeri, ma «da verificare nei prossimi giorni. Sono tutte ragazze giovani - afferma - quindi abituate ad usare internet. Credo che nella maggior parte dei casi faranno da sole».

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