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Lunedì 29 Marzo 2010
Box, un cofanetto di cinque cd
rende eterni i Sisters of Mercy
Dopo una lunga attesa l'intera discografia del gruppo viene pubblicata in un cofanetto di cinque cd (con relativa e gradita appendice di bonus track, brani inediti e incisioni live) che racchiude un momento molto significativo della storia del rock britannico
La questione risulta invece molto più chiara se la si affronta dal punto di vista della discografia, la quale testimonia che tra il 1985 e il 1993 i Sisters of Mercy hanno pubblicato tre dischi di studio (First and Last and Always, Floodland e Vision Thing, tre autentiche pietre miliari del post-punk britannico), una raccolta di singoli (Some Girls Wander By Mistake) e un greatest hits d'addio (A Slight Case of Overbombing) prima di scomparire dal mercato, o per meglio dire da un certo tipo di mercato, quello costituito dal circolo vizioso disco-promozione-tour-disco e così via. I Sisters of Mercy -per quanto ridotti al solo Andrew Eldritch e a qualche estemporaneo collaboratore- continuano infatti a condurre una specie di esistenza sotterranea, scrivono nuovi brani e li presentano in concerto, ma da quasi vent'anni a questa parte non pubblicano più nulla in segno di protesta nei confronti di un'industria discografica che a loro modo di vedere è completamente dominata dal profitto e non lascia più alcuno spazio alla creatività.
Una posizione, quest'ultima, per molti versi fondata ma forse un po' troppo estrema, che fa degli attuali Sisters of Mercy una specie di band fantasma che suona per un ristretto numero di adepti. Ma fortunatamente (sembra paradossale dover usare questo avverbio, ma è proprio così) l'industria discografica, nello specifico quella rappresentata da una major come la Warner, non si è dimenticata dei "vecchi" Sisters of Mercy, quelli che esistevano come band che incideva dischi e per un breve ma intensissimo periodo ha incarnato insieme a Echo and the Bunnymen e pochi altri un vero e proprio stile di vita. Ecco quindi che dopo una lunga attesa l'intera discografia del gruppo viene pubblicata in un cofanetto di cinque cd (con relativa e gradita appendice di bonus track, brani inediti e incisioni live) che racchiude un momento molto significativo della storia del rock britannico. I Sisters of Mercy erano veramente grandissimi e già proiettati in un futuro che non hanno voluto vivere. E' probabile che lo loro scelta sia stata giusta, se si pensa alla fine piuttosto miserevole fatta da molte band dell'epoca che malgrado tutto hanno continuato a incidere e pubblicare. Le "sorelle della misericordia", in ossequio alle atmosfere funeree e catacombali evocate in molti loro brani, hanno invece optato per il silenzio. Questo cofanetto, comunque lo si voglia accogliere, ha il non trascurabile merito di salvarne il passato e la memoria.
Mattia Mantovani
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