Società e Costume
Sabato 24 Luglio 2010
Brigitte Bardot mito senza tempo
Le ragazzine ora la imitano
In Francia Brigitte Bardot torna a essere un punto di riferimento per le più giovani che ne adottano stile e abiti, atratte dal mito della ragazza bella, bellissima, libera e spregiudicata. Nascono linee d'abbigliamento ispirate all'attrice, il suo personaggio finisce sul grande schermo
Così Brigitte Bardot torna a"tirare" ancora, soprattutto in Francia. Le ragazzine d'oltralpe vogliono imitarla ancora oggi: fascetta nera in testa, eye-liner marcato sugli occhi, costumino a quadretti Vichy bianchi e rossi e t-shirt alla marinara. Vogliono assomigliarle e adottano il suo stile e i suoi abiti.
Dopo il grande successo della mostra parigina, "Brigitte Bardot, gli anni della spensieratezza", l'icona del cinema degli anni '60 prende le forme di una seducente Laetita Casta nel film di Joann Sfar sulla vita del cantante Serge Gainsbourg, che è stato uno dei famosi fidanzati della Bardot.
In autunno poi il mito Bardot sbarcherà nel mondo della moda: una linea la lancerà Louis Vuitton nelle sfilate parigine e Lancel proporrà una borsa in stile B.B.. Anche Karl Lagerfeld si è ispirato a B.B. nella sua collezione "Croisiere".
Anche i giornali scoprono questa nuova tendenza: "Il mito B.B. è ritornato" ha deciso su le Monde, Henri-Jean Servat, il curatore dell'esposizione dedicata all'attrice che dopo la tappa parigina, che ha raccolto oltre 100mila visitatori, si è spostata a Saint Tropez.
Ma bisogna stare attenti a lanciare Brigitte Bardot nel futuro.
"L'uso che si fa oggi di B.B oggi è nostalgico - osserva il sociologo Gerard Mermet - Per i francesi la Bardot è un mondo che non c'è più, una bellezza e una spensieratezza che sono scomparse. La sua immagine rimanda a un periodo in cui i costumi si trasformavano, le battaglie sembravano necessarie e possibili".
"Il modo in cui B.B. indossava i vestiti era già un manifesto di libertà", spiega invece Florence Muller, storica della moda.
Bella, libera, provocante, ribelle, simbolo della Francia e paladina degli animali, a lanciarla fu Roger Vadim nel film "Et Dieu crea la femme" (1956). Da allora il suo look non ha smesso di dettare mode e tendenze: abiti anni 50, vitini da vespa, gonne a ruota e seni strabordanti nelle coppe.
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