Caduto sul monte Generoso
«Era generoso e altruista»

«Anche se è successa una disgrazia, Abbondanzio non è morto solo. Lo accompagnavano l’amore di Cristo, la presenza e la preghiera di Maria. Sono certo che vicino a lui c’era anche la madre, che vegliava su di lui, e lo accompagnava in quel momento terribile».

Così il prevosto, don Giuseppe Conti, ha immaginato gli ultimi istanti di vita di Abbondanzio Ceriani, deceduto in un tragico incidente sul Monte Generoso, dove sabato 28 settembre era andato a cercare funghi. La sua grande passione.

Chiesa gremita, ieri, per l’ultimo saluto al pensionato – 72 anni – morto dopo un tragico volo di duecento metri. Poi l’ultimo viaggio a Mozzate dove è stato sepolto accanto ai genitori.

«Oggi vogliamo stringerci attorno a lui per salutarlo nel Signore» ha detto don Giuseppe, ricordando le innumerevoli volte in cui il pensionato aveva partecipato ai funerali di appianesi , anche quelli che non conosceva personalmente.

«Se fossero venuti in chiesa tutti i familiari dei defunti di cui lui era andato ai funerali, ci sarebbe voluto il duomo di Milano». Tanti, infatti,coloro che ieri hanno preso parte alle esequie.

Insolite, come lo stesso prevosto ha sottolineato, perché in presenza delle sue ceneri e non della salma: «la chiesa le proibisce, a meno di casi eccezionali come questo, perché era all’estero».

«Per lui volentieri abbiamo fatto uno strappo alla regola - ha spiegato il parroco - Veniva sempre alla messa tutti i giorni feriali. Pregava e cantava. Il Signore ci dice “tenetevi pronti” e possiamo dire che Abbondanzio era pronto. Era pronto con la sua vita di ogni giorno, semplicemente, ma profondamente religioso e credente. Pronto perché, come sua abitudine, si era confessato il venerdì, il giorno prima della disgrazia».

Profondamente religioso e altruista, in silenzio, com’era nel suo stile. L’improvvisa morte non gli ha consentito di compiere un estremo gesto di generosità:donare gli organi per dare la vita ad altri come avrebbe desiderato.