Calabroni, emergenza a Cantù
Protezione civile in asili e scuole
Alla riapertura delle segreterie si sono moltiplicate le segnalazioni e gli interventi
Una presenza non certo gradita a chi, in questi giorni, ha magari riaperto le segreterie delle scuole. E ha dovuto fare i conti con l’esistenza, anche piuttosto massiccia, dei calabroni. Nidi. In diversi edifici scolastici. Calabroni, sì. Nell’ordine delle centinaia. Al punto che la protezione civile di Cantù è stata costretta a intervenire, soltanto a Cantù, in ben tre differenti plessi. Di questi, due asili. E una scuola media.
Il motivo: per gli insetti, quest’anno, è stata un’estate particolarmente felice. Con condizioni di sopravvivenza e proliferazione ottimale. Temperature calde. Ma asfissianti solo in alcuni giorni. E pioggia a catinelle. A garantire l’acqua a beneficio della specie.
Questo, senza voler essere entomologi. Ma come riferito dai volontari. Secondo la propria esperienza. Intanto, per le scuole, è una presenza che si sarebbe voluta evitare. E che desta ovviamente un maggiore allarme. Al pensiero che, settimana prossima, i bimbi torneranno sui banchi di scuola.
E quindi, le telefonate alla protezione civile. Per chiedere di liberare le scuole dagli insetti verso cui difficilmente gli umani nutrono simpatie.
«Siamo molto impegnati, in questi giorni, con la rimozione dei nidi di vespe e, in particolare, di calabroni - spiega Luca Montorfano, coordinatore della protezione civile di Cantù - è la fine della stagione calda, e questi insetti arrivano al loro massimo sviluppo. Chiaramente c’è anche il ritorno dalle ferie. Con le persone che, rientrate, trovano questi insetti in casa».
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