Cronaca / Como città
Martedì 21 Giugno 2022
Caldo, picco di 33 gradi: «Di solito è così in agosto
Meteo Anche nei prossimi giorni la temperatura resterà elevata - Ma in città gli effetti sembrano più miti rispetto a quelli di altre zone della Lombardia
Prosegue l’ondata anomala di caldo che sta attraversando tutto il Nord Italia. Anche Como è stretta nella morsa dell’anticiclone nordafricano, con livelli di temperatura di oltre 30 gradi.
Fortunatamente, la città gode di qualche beneficio dato che qui le condizioni climatiche sono più miti rispetto ad altre zone della Lombardia, come la città metropolitana di Milano e le località della bassa Pianura padana. Ieri la giornata di picco, con il termometro che nel pomeriggio ha toccato il valore di 33 gradi.
Atteso un cedimento lieve dell’alta pressione sulle Prealpi
Le condizioni climatiche non dovrebbero subire variazioni particolari nei prossimi giorni. In provincia sono tuttavia previsti brevi rovesci temporaleschi per le giornate di oggi e soprattutto di domani. «Assisteremo - ha spiegato Nikos Chiodetto, meteorologo di 3b Meteo - ad un lieve cedimento dell’alta pressione su Alpi e Prealpi. In alcune località montuose mercoledì (domani, ndr) avremo forti temporali di breve durata. Non si esclude il possibile verificarsi di grandinate. Probabilmente queste precipitazioni non riusciranno a espandersi fino alla città e alle zone limitrofe. Porteranno però con sé un lieve abbassamento delle temperature, con le minime a 23 gradi e le massime a 29».
Una flessione quasi impercettibile, che verrà subito compensata, a partire da giovedì, da un nuovo e repentino rialzo. Questi livelli (massime di 32/33 gradi) si manterranno stabili fino al weekend e anche durante la prossima settimana. Questo arco temporale sarà inoltre caratterizzato dal sole, in un periodo, la seconda metà del mese di giugno, nel quale le radiazioni ultraviolette dispongono della maggiore intensità.
La siccità non è l’unico problema legato all’anticiclone
A destare qualche grattacapo non sarebbe tanto la calura in sé: «Ci preoccupa la durata del periodo di forte caldo - ha rilevato l’esperto - di solito questo trend si raggiunge tra la fine di luglio e l’inizio di agosto. Invece, è dalla prima decade di maggio che ci troviamo di fronte a temperature oltre la media stagionale. Si tratta di un fenomeno che contribuisce ad aggravare la situazione di crescente siccità. I bacini alpini sono al minimo, non c’è più neve, non si prevedono a breve termine giornate intere di pioggia, quindi presumiamo una sempre più sensibile mancanza di acqua».
Alcuni Comuni in difficoltà stanno già prendendo provvedimenti su questo fronte. Scarseggiano le risorse idriche e le autorità locali cercano di invertire la rotta chiedendo ai cittadini di limitare ogni possibile spreco.
La siccità costituisce forse la più grave, ma non l’unica problematica connessa al permanere dell’anticiclone. Incrementa di molto, infatti, anche il rischio di incendi. Il terreno sottostante i boschi si presenta ad oggi particolarmente secco e ciò può favorire il dilagare del fuoco. «Questi fenomeni si verificano con maggiore frequenza nel Centro-Sud del nostro Paese - ha precisato Chiodetto - ma le attuali condizioni del suolo anche al Nord non sono per niente favorevoli. Per questa ragione non possiamo abbassare la guardia. Dobbiamo adottare sempre comportamenti consapevoli e idonei a scongiurare questo rischio».
La canicola si è fatta sentire nel pomeriggio di ieri in città. Superato un weekend da bollino rosso per traffico e afflusso di persone, è diminuito il numero di presenze. Tanti, comunque, i turisti stranieri che neppure ieri hanno rinunciato a un giro a piedi sul lungolago, sulle passeggiate di viale Geno e Villa Olmo (numerosi giovani si sono diretti al lido per qualche ora di tintarella) e tra le vie del centro storico.
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