Pallacanestro Cantù / Cantù - Mariano
Domenica 13 Novembre 2022
Cantù all’ora dell’aperitivo
La partita Sfida oggi a mezzogiorno la Fortitudo Agrigento: orario insolito, ma ogni tanto capita
Il livello di difficoltà si alza per la Pallacanestro Cantù. Stavolta, più che per l’avversario – che comunque sarà tutt’altro che morbido – ma per le rotazioni che vengono a mancare. Sfida oggi a mezzogiorno la Fortitudo Agrigento: orario insolito, ma ogni tanto capita quando arrivano le squadre siciliane, per questioni logistiche legate al rientro in aereo.
E lo farà ancora una volta senza il lungodegente Stefanelli (possibile rivederlo forse dopo il 27 novembre, quando Cantù riposerà) e senza l’ultimo infortunato Baldi Rossi. L’ala-centro si è infatti infortunata al costato in uno scontro di gioco nell’allenamento di venerdì pomeriggio: nessuna frattura, solo una fortissima contusione che lo costringerà però a saltare la sfida odierna.
Le premesse non sono positive, ma la S.Bernardo gioca in casa, ha un roster lungo e può sopperire alle assenze. E, soprattutto, ha voglia di non fermarsi dopo tre vittorie consecutive, nel contesto di un campionato che su sei partite l’ha vista soccombere solo una volta contro Cremona.
È una Cantù in crescita, soprattutto nella produzione offensiva, limitata da alcune giornate “no” nel corso delle prime sfide, ma che ora è tornata a essere più che normale. Certo, l’assenza contemporanea di Stefanelli, peraltro ancora a quota 0 partite giocate in campionato, e quella di uno in gran forma come Baldi Rossi potranno incidere. Ma le risorse, come detto, non mancano.
Di certo, il vero passo in avanti sarà forse confermare il livello di attenzione visto a Piacenza. Perché questa Agrigento non ha proprio nulla da perdere ed è una neopromossa gagliarda, con tre vittorie e tre sconfitte. È la prima richiesta dio coach Sacchetti, come ha sottolineato in sede di presentazione: «Non deve calare assolutamente l’attenzione, come invece era successo in casa con Trapani. Non dobbiamo avere paura di nessuno, ma rispetto sì».
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