Sport / Cantù - Mariano
Mercoledì 16 Ottobre 2013
Cantù debutta oggi in Eurocup
Tedeschi i primi avversari
Alle 20.30 al Pianella la sfida tra i biancoblù e gli Artland Dragons. Ecco cosa dice Sacripanti
«Questa squadra tedesca gioca come un orologio. Sono molto organizzati e temibili»
Pino Sacripanti, allenatore della Pallacanestro Cantù, sintetizza in questi termini la qualità dell’Artland Dragons, rivale odierna dei biancoblù nel debutto in Eurocup fissato alle 20.30 al Pianella.
«Non devi farli giocare come vogliono loro - aggiunge - devi rompergli i giochi, farli uscire dagli schemi, non permettergli di ricevere nelle loro posizioni. Il limite è che hanno poca fantasia, non sanno creare fuori dal seminato».
Al coach chiediamo di passare in rassegna la truppa avversaria. «Quintetto interamente americano, di colore (così come coach McCoy, ndr); un po’ come quello di Pistoia che abbiamo appena affrontato, anche se i tedeschi hanno senza dubbio maggior qualità in panchina rispetto ai toscani. Holston è un play bonsai, alla Rogers per intenderci, che mi è sempre piaciuto perché ritengo sia davvero in gamba. In guardia c’è Graves, che ha giocato proprio a Pistoia, mentre ala piccola è quel Brandon Thomas già visto un paio di mesi a Cremona senza peraltro lasciare il segno e che invece rappresenta la loro prima punta: bravo tecnicamente e ottimo tiratore sugli scarichi. Sarà l’osservato speciale. Ala piccola è Hill, mentre da centro gioca l’ingombrante King, efficace soprattutto al rimbalzo d’attacco».
Siamo ai rincalzi. «Doreth è un regista ordinato, Toppert un buon esterno, Njei cambia il “2” e Grunheid il “4”, mentre Frease mi ricorda un po’ Kuehl».
In verità questa formazione al momento del sorteggio era stata indicata come la meno accreditata del girone. «Balle! Questi qui hanno già vinto tre partite su quattro nel loro campionato, battendo anche l’Alba Berlino che è una signora squadra. Guai a ritenere che stasera sarà facile. Ribadisco che in un girone come il nostro non vedo squadre più forti e squadre più deboli poiché mi sembra vi sia parecchio livellamento di valori».
Con quale spirito, insomma, Cantù affronta questa nuova esperienza in Eurocup? «Pensando che l’obiettivo sia quello di superare il primo turno nonostante il grande equilibrio che contraddistinguerà questo gruppo. Per noi sarà un preziosissimo percorso di crescita perché tutti questi test molto impegnativi si riveleranno propedeutici per migliorare il gioco, per divenire più coesi e diventare squadra prima degli altri».
Altri servizi relativi al debutto canturino in Eurocup sull’edizione de La Provincia in edicola mercoledì 16 ottobre
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