Cantù e la carica dei Cento e uno (motivi per vincere)

Bivio per Cantù: restare in corsa per il secondo posto nel girone Giallo, oppure accontentarsi di una terza quarta posizione. La verità si saprà già questa sera, nell’anticipo, senza bisogno di aspettare le partite di domani pomeriggio.

Oggi infatti la S.Bernardo scende in campo alla Dinelli Arena alle 20.30 per affrontare Cento nella penultima giornata di questa seconda fase che stabilirà il ranking dalla prima alla sesta posizione e, di conseguenza, gli abbinamenti dei quarti di finale in uno dei due tabelloni playoff.

Cantù punta a vincere, ma soprattutto a ritrovare sé stessa e le qualità che l’hanno accompagnata nel corso della stagione. Ossia difesa, ma soprattutto quella precisione al tiro che è clamorosamente mancata nell’ultima sconfitta contro Pistoia. L’ultimo quarto della sfida contro Pistoia ha evidenziato questo, più di tutto.

L’avversaria non è semplice, come Cantù ha già sperimentato a sue spese. Il bilancio è in parità tra Cento e Cantù. Non si erano mai affrontate prima di questa stagione, stasera sarà il terzo confronto in meno di un mese e mezzo. Prima sfida – che ancora provoca un certo dolore – in Coppa Italia: in semifinale, scalpo dei ferraresi a Cantù sul neutro di Busto dove si disputava la Final Four di Coppa Italia. Punteggio 77-84 e Cantù subito fuori dai giochi. Il secondo atto, tre settimane fa a Desio, con una prova di precisione di Cantù, vittoriosa 100-84.

Cento non ha più molto da dire in questo girone Giallo, può sulla carta ancora insidiare la quarta posizione di Cantù. Significherebbe garantirsi anche in un’eventuale semifinale il vantaggio del fattore campo.

Un punto su cui da tempo si batte anche a Cantù, anche se coach Sacchetti nel presentare la partita ha ricordato, ancora una volta, che non è garanzia di promozione. E, con la praticità che lo contraddistingue, ha ricordato che a un’eventuale finale bisogna arrivarci. Quindi, prima di fare conti, l’obiettivo immediato è ritrovarsi dopo due sconfitte consecutive: «Senza piangersi addosso, perché le qualità ci sono».