Cantù-Federazione
La guerra dei comunicati

Cantù annuncia Johnson e lo scrive chiaro e tondo, la Fip risponde definendo intollerabile il comportamento della società

Nel pomeriggio il comunicato del club canturino , quasi immediata la dura risposta della Fip.

Cantù. La volontà espressa è quella di «contribuire a fare chiarezza sulla questione del tesseramento dell’atleta JaJuan Johnson». Per farlo, la Pallacanestro Cantù ha deciso di passare al contrattacco, inserendo in un comunicato stampa la risposta ufficiale inviata alla società dalla segreteria generale della Fip lo scorso 23 novembre. «Preso atto della normativa vigente in materia, e sentito il parere del presidente della Lega Basket Serie A, comunichiamo che allo stato attuale gli uffici federali non ravvisano contrarietà a quanto esposto», si legge.

In base a questa comunicazione, l’Acqua Vitasnella ha provveduto a trattare l’acquisto di Johnson, peraltro ufficializzato ieri. Non è stato, dunque, «un mero parere personale del segretario generale Bertea come il Presidente Petrucci ha sorprendentemente ed impropriamente definito la comunicazione», ma «ad una formale presa di posizione manifestata dal responsabile degli uffici federali e trasmessa con tutte le formalità del caso mediante il sistema comunicativo ufficiale che la FIP utilizza con le proprie affiliate.

In chiusura, l’affondo della società canturina : «Ovvio che la Federazione sarà chiamata a rispondere di tutti gli eventuali danni patrimoniali e non patrimoniali che dovessero derivare alla nostra società dall’esito di questa vicenda».

La replica della Fip: «La Federazione Italiana Pallacanestro in riferimento al comunicato della Pallacanestro Cantù precisa che quanto rappresentato non corrisponde al vero poiché il Segretario Generale della FIP ha formalmente risposto nei giorni scorsi ad una richiesta pervenuta dalla società rappresentando che la FIP non avrebbe avuto contrarietà alcuna a verificare la possibilità di tesserare l’atleta JaJuan Johnson, fermo restando che sarebbe stata richiesta la disponibilità della Lega di appartenenza ed era quindi ovviamente implicito che qualora si fosse dovuto dare un’interpretazione alla norma questa non poteva essere di sua competenza.

«Preso atto della contrarietà e delle obiezioni interpretative svolte dalle stesse società sportive partecipanti al Campionato di Serie A, la FIP per rispettare il necessario principio di equità nei confronti di tutte le società, ha doverosamente rimesso la questione alla Corte federale».

«Pertanto si ritiene intollerabile e irrispettoso delle regole e delle procedure vigenti la presa di posizione della Pallacanestro Cantù, la quale ritiene di poter vantare diritti sul semplice presupposto di una rappresentata disponibilità alla verifica della applicabilità di una norma così come era stata richiesta». «A tale proposito, la FIP doverosamente seguirà la procedura rappresentata nella lettera inviata alla Pall. Cantù essendo l’unica percorribile. Quanto affermato dalla Pallacanestro Cantù lo si ritiene irrispettoso delle funzioni sia dei soggetti sia della posizione di terzietà che la Federazione deve sempre mantenere».n 
A. Gaf.

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