
Cronaca / Cantù - Mariano
Sabato 27 Maggio 2017
«Cantù, l’ospedale perde i pezzi»
L’azienda: «Ma non c’è pericolo»
Un paziente ha denunciato diverse situazioni di degrado al Sant’Antonio Abate: «Crepe, calcinacci ed erba alta». La replica: «Sono problemi a noi noti. I giardinieri arriveranno»
Cantù
Crepe alla base dei pilastri che reggono il portico all’ingresso. Crepe sui muri. Sopra i sottopassi. Intonaco in caduta libera. Ferri delle armature visibili, arrugginiti, a rischio di contatto. Squarci nei vetri. E poi erba alta decine di centimetri nelle aiuole. Secondo il paziente che ha segnalato tutto al nostro giornale, l’ospedale Sant’Antonio Abate di Cantù perde i pezzi.

(Foto di Christian Galimberti)
Per l’Asst Lariana, l’azienda sanitaria pubblica che gestisce la struttura, si tratta di situazioni già messe in nota: si interverrà. A partire dallo sfalcio del verde, previsto nei prossimi giorni. Sul resto, mentre si ricorda come diverse aree siano state già rinnovate, si metteranno all’opera i muratori.
Le crepe? Un problema estetico ma non strutturale: per l’azienda, non c’è nessun pericolo. È un cittadino di Cantù, un paziente dell’ospedale, a far notare quel che, nella struttura della sua città, non vorrebbe vedere. A uno sguardo non superficiale, i segni di trascuratezza si possono notare.

(Foto di Christian Galimberti)
Le crepe, del resto, preoccupano anche qualche dipendente. Parte dal portico di viale Ospedale il tour nei vialetti esterni dell’ospedale. Dove i pilastri, con le armature a vista, hanno crepe ben visibili. Una lunga crepa anche a destra, sullo stabile oggi punto di appoggio per il 118. Al cui ingresso, la tettoia in vetro, ha un’evidente squarcio. Altra lunga crepa sopra la portineria. Sotto il tetto.
Altri dettagli e immagini sul giornale in edicola sabato 27 maggio.
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