Cantù perde una bandiera
In pensione la signora Lorena

La storica segretaria abbandona dopo 36 anni passati in sede

Trentasei anni abbondanti (sarebbero stati 37 il prossimo gennaio) di Pallacanestro Cantù. Ininterrotti. Tutti d’un fiato. Nessuno più di lei può vantare una militanza così lunga nel club brianzolo. Ma proprio in questi giorni, Lorena Broggi ha appeso la maglia biancoblù al chiodo. Un consiglio, tuttavia: non parlatele di pensione. «Per carità. Scrivete soltanto che non lavoro più per la pallacanestro. Serve a farmi sentire un po’ meno vecchia» confessa colei che definire segretaria sarebbe alquanto riduttivo alla luce delle diverse mansioni in seno alla società.

La sua assunzione risale al gennaio 1978. «Un caro amico come Aldo Allievi - ricorda - cercava una persona che rispondesse alle telefonate in sede solo in quei giorni in cui la squadra era in trasferta in Europa con l’unico dirigente di allora, Lello Morbelli. Doveva essere una cosa provvisoria...». E invece è terminata al tramonto dell’anno 2014 dopo aver attraversato quattro diverse proprietà e aver visto succedersi sedici allenatori oltre a centinaia di giocatori. «Un giovanissimo Denis Innocentin, che allora frequentava il nostro college, veniva quasi ogni pomeriggio a trovarmi in sede e parlavamo soprattutto di libri. Prima di un allenamento, Adrian Caldwell sbranò un pollo intero davanti ai miei occhi. E che personaggio Tom Boswell. Jerry Reynolds teneva la casa pulitissima, Pace Mannion era un signore, Dan Gay sarebbe diventato uno di famiglia».

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