«Cantù punta sulla sicurezza». Ma spende meno di Erba e Como

Il caso L’investimento pro capite è di 50 euro per abitante, contro i 56 e 84 degli altri centri. La replica dell’assessore: «Abbiamo un nuovo comando di Polizia locale, costato 3 milioni»

Se c’è un tema che, negli ultimi anni, ha plasmato la politica nazionale e locale, così come i programmi elettorali, quella è la sicurezza.

Sempre in cima alle priorità, soprattutto nelle amministrazioni targate centrodestra, e Cantù non fa accezione, tanto da aver ribadito con l’assessore Maurizio Cattaneo, anche nell’ultimo consiglio comunale, che le risorse utilizzate per la sicurezza non sono viste come spese ma investimenti.

Ma, dati alla mano, c’è chi investe di più: da Como, a Erba, alla piccola Carimate. Dato che emerge dallo studio effettuato da Openpolis, fondazione indipendente e senza scopo di lucro che promuove l’accesso alle informazioni pubbliche, sui conti di tutti i Comuni italiani, riferito al 2021. L’ordine pubblico è di competenza esclusivamente nazionale, con l’eccezione della polizia amministrativa locale, le cui attività sono numerose, e vanno da quello più noto ai cittadini, la verifica del rispetto del codice della strada alla viabilità, agli accertamenti di polizia giudiziaria e i controlli sulle norme in ambito commerciale, ambientale ed edilizio.

Necessità ovviamente molto diverse quelle di una città come Milano – che investe 151 milioni 358mila euro annui, 112 euro per cittadino – o di un piccolo Comune. Cantù, secondo le rilevazioni di Openpolis, nel proprio bilancio per ordine pubblico e sicurezza ha previsto una spesa pari a 1 milione 971.333 euro, pari a 50,06 per ogni cittadino. Como, per fare un confronto, ha speso 4 milioni 711mila euro, pari a 56,52 pro capite ed Erba 1 milione 353mila euro, quindi 84,14 euro per ogni erbese. Ma anche la piccola Carimate, in rapporto al numero di abitanti, ha speso più di Cantù, 266mila euro, 60,04 a cittadino e Vertemate con Minoprio 224mila, pari a 54,49.

«Dovrei approfondire questo dato – replica l’assessore alla Sicurezza Maurizio Cattaneo – ma posso subito dire che da questa cifra manca sicuramente una cifra importante, i milioni di euro investiti per dotare la nostra polizia locale di una nuova ed efficiente caserma in pieno centro».

L’anno passato era stato inaugurato il comando realizzato nel chiostro minore dell’ex convento di Santa Maria. Le risorse per l’intervento erano nelle casse del municipio da tempo, 2 milioni e 800mila euro erogati alla fine del 2009 dal ministero dell’Interno allora guidato dal leghista Roberto Maroni. «Inoltre – prosegue – tengo a sottolineare che siamo riusciti a ottenere numerosi finanziamenti, che quindi non risultano come spese effettuate con risorse proprie, per migliorare la dotazione degli agenti e implementare il sistema di videosorveglianza. Noi continuiamo a investite in maniera importante nella sicurezza, e continueremo a farlo».

Ampliando l’analisi a tutti i Comuni italiani, la spesa media ammonta a 36,4 euro pro capite, quindi Cantù si pone al di sopra. Castel Condino, in provincia di Trento, è l’amministrazione che spende di più per il servizio della polizia municipale, con 1.637,84 euro. Seguono Portofino (Genova, 907,02), Roseto Capo Spulico (Cosenza, 890,73) e Melpignano (Lecce, 747,85).

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