Pallacanestro Cantù / Cantù - Mariano
Giovedì 26 Maggio 2022
Cantù stasera a Faenza
Obiettivo finale subito
È il segreto dei playoff, magari esteticamente non bellissimi, ma palpitanti. Cantù li sta affrontando bene: finora ha vinto cinque partite su sei e stasera
Ci sono le serie in tv che appassionano e che tengono incollati i telespettatori: alla fine di ogni puntata, che strategicamente tiene gli appassionati con il fiato sospeso, si rimane incollati allo schermo per vedere quella successiva. E così sta succedendo con i playoff di Cantù – anche in questo caso parlare di serie non è affatto fuori luogo, anzi -: questo post season appassiona, tiene lo spettatore con il cuore in gola. Ogni episodio fa storia a sé, ma il tema dell’emozione è una piacevole costante. Così come la distanza ravvicinata tra una partita e l’altra. Gli attori protagonisti? Magari non tutte le performance sono ottimali, ma il “prodotto” nel complesso regge, eccome.
Del resto, partite semplici ai playoff non ce ne sono, tantomeno dalla semifinale in su. Ci si mena, sportivamente parlando, si prendono e si danno schiaffi a suon di canestri, colpi proibiti, l’agonismo è talvolta esasperato.
È il segreto dei playoff, magari esteticamente non bellissimi, ma palpitanti. Cantù li sta affrontando bene: finora ha vinto cinque partite su sei e stasera – palla a due alle 20.30 – ha l’occasione di far riprendere fiato a sé stessa e agli spettatori, a patto che vada dritta all’obiettivo: espugnare subito il PalaCattani di Faenza in gara3 selle semifinali contro Ravenna e qualificarsi per la finalissima per la promozione in serie A.
La S.Bernardo è in vantaggio 2-0, miglior viatico per affrontare la prima trasferta di semifinale non ci poteva essere. Il vantaggio è sì rassicurante, ma potrebbe anche incidere negativamente. Pericolo che coach Sodini avrà certamente fatto presente alla squadra. Il pericolo vero, in realtà, è la capacità di reazione di Ravenna. La squadra di coach Lotesoriere a Desio ha messo in mostra un carattere non comune. Ha lottato finché ha potuto, non ha mai consentito a Cantù di dilagare. Ma ha anche speso tanto, in termini di minutaggio, con i suoi uomini più rappresentativi e in particolare con l’esperto Cinciarini, in campo 62 minuti sugli 80 complessivi disputati a Desio.
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