Canzo, «Hai il malocchio, dacci l’oro»
Mette in fuga le ladre false ucraine
Le segnalazioni e il racconto di una donna «Come intontita, mi sono ripresa in tempo»
Tre segnalazioni a Canzo e una a Eupilio di due persone presumibilmente rom che, spacciandosi per ucraine con poca credibilità, hanno tentato di entrare in alcune abitazioni e, in almeno un’occasione, sono andate vicine a portare a termine il furto parlando di malocchio.
Martedì, le donne sono state segnalate ripetutamente a Canzo in via Gavazzi e nella località Parisone, ma anche a Eupilio. Le donne hanno chiesto vestiti e aiuti con lo scopo di entrare nelle abitazioni, raccontando appunto di essere fuggite dalla guerra, ma in realtà la lingua e la carnagione le hanno tradiste. Così l’allarme ha iniziato a circolare anche sui social.
Il racconto di una delle donne avvicinate a Canzo fa davvero molto preoccupare anche in considerazione della sua età, non si tratterebbe infatti di un’anziana ma è stata comunque raggirata dall’abilità delle malviventi.
«Mi hanno avvicinata davanti casa dicendo di essere due ucraine, di aver bisogno in particolare di abiti, chiedendomi se ne avevo di usati – spiega la canzese ancora impaurita - Avevo in auto proprio dei vestiti preparati per la Caritas, li ho presi per consegnarglieli nonostante non mi quadrasse molto il loro racconto. Hanno iniziato con i complimenti dicendomi che sono una persona buona, che si vedeva dagli occhi per poi raccontarmi episodi del mio passato di cui non potevano sapere».
Alcuni passaggi hanno intimorito la donna: «Mi hanno detto in particolare di un malocchio fattomi da una donna per invidia quando ero incinta, un racconto condito da passaggi realistici e devo ammettere ci sono cascata. Mi sentivo anche intontita da quanto mi raccontavano, ho creduto al malocchio».
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