Caos Tares a Como
Il pagamento è rinviato

Prorogata al 31 dicembre la scadenza del 30 novembre per la seconda rata

Riguarda 45mila utenti. Errori dovuti a un programma informatico

Como

Il caos esploso a Palazzo Cernezzi sulla Tares ha portato l’amministrazione comunale a rinviare la data di scadenza del pagamento della seconda rata, prevista per il 30 novembre. È stato quindi deciso che il pagamento andrà effettuato entro il prossimo 31 dicembre.

Sono 45mila le cartelle di pagamento che dovranno essere emesse nei prossimi quindici giorni con tariffe diverse rispetto a quanto preventivato. Tariffe che, per molti, saranno più alte.

Il motivo sta tutto in un programma informatico, gestito da una società esterna all’amministrazione comunale, la Halley. Tutto si basa su un algoritmo matematico molto complesso che, per semplificare, deve trovare la combinazione perfetta tra le tariffe da applicare e l’incasso che deve tassativamente coprire per intero il costo del servizio e deve essere quindi pari a 12.5 milioni di euro.

Il cervellone informatico in pratica lancia il programma e la procedura dura anche sei, sette ore e si ferma quando il risultato è raggiunto. Successivi lanci del programma hanno però portato ogni volta a differenti risultati, con scostamenti di oltre 600mila euro.

All’inizio si pensava che a creare il caos fossero state circa 5mila cartelle con situazioni particolari e variate rispetto al passato, ma nello step successivo ci si è resi conto che, in realtà, il problema era ben più grave e che interessava l’intero ammontare delle cartelle.

Unica consolazione per Palazzo Cernezzi è che i bollettini con la seconda rata materialmente non erano ancora stati emessi e, quindi, non sarà necessario rifare nulla. Quelli che arriveranno nelle prossime settimane a casa dei comaschi saranno quelli corretti e definitivi.

Nella giunta di mercoledì sono state approvate le nuove tariffe, che dovrebbero essere quelle definitive, ma che dovranno ritornare in consiglio comunale per una nuova approvazione, che dovrà avvenire in tempi brevissimi.

Tariffe che, come detto, prevedono rincari sia per le famiglie che per tutte le altre tipologie. Aumenti che, secondo le prime stime fatte dall’assessore alle Finanze Giulia Pusterla, «saranno compresi tra i 3 euro annui per le famiglie composte da una sola persona e i 14 euro annui per famiglie con sei o più persone».

Ieri gli uffici tributari di Palazzo Cernezzi aspettavano l’ufficializzazione dei dati dalla società esterna (che gestisce anche l’anagrafe, lo stato civile e i tributi) e nei prossimi giorni elaboreranno le simulazioni. «Per ogni mq - aveva chiarito già mercoledì al termine di una giunta fiume la titolare della delega alle Finanze - dobbiamo versare una quota all’erario (pari a 30 centesimi, ndr), ed è per questo motivo che entro dicembre tutto l’ammontare dovrà essere incassato».

Da risolvere, in ogni caso, c’è anche il mistero del clamoroso errore e bisognerà accertare se si tratta di un baco nel sistema informatico della società esterna o se le cause sono attribuite ad altre ragioni.

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