Casa dei bambini, grande cuore di Como
«Quanti gesti bellissimi dalla città»

Aziende, sindacati e cittadini rispondono all’appello della Fondazione Scalabrini. La presidente: «Sono molto soddisfatta. Molte associazioni ci hanno offerto collaborazione»

Como

Una famiglia di Vertemate vorrebbe mettere a disposizione la propria casa vuota a chi ne ha più bisogno. Un elettricista e la sua impresa di Merone si sono offerti di ristrutturare l’impianto elettrico dell’abitazione di via per San Fermo, obiettivo e sogno della campagna messa in campo dalla fondazione Scalabrini. I sindacati hanno lanciato l’idea di donare un’ora di lavoro a favore dell’iniziativa, e anche il mondo dell’impresa si sta muovendo.

Gesti di solidarietà

Non sono mancate, in queste settimane, le manifestazioni di affetto, stima e la volontà da parte della cittadinanza di fare la propria parte: «Sono molto soddisfatta - spiega la presidente Francesca Paini - ci sono stati singoli gesti bellissimi. La risposta delle aziende e delle organizzazioni del territorio è stata davvero buona». Ultimi in ordine di tempo: la cooperativa “Noi Genitori” di Erba, vicina da anni alle persone disabili, ha comprato un centinaio di bollini per i loro regali e vogliono collaborare in maniera attiva con la fondazione. L’associazione delle donne marocchine andrà a vendere i biscotti in piazza San Fedele destinando parte del ricavato a “La casa dei bambini”.

«C’è stata una risposta - continua Paini - pure da quelle realtà che si occupano di fragilità. Sono storie che fanno bene».

Stanno ottenendo un grande riscontro i bollini: costano un euro e, al momento, sono disponibili a Como al bar San Giuliano in via Maurizio Monti 60, al pastificio Gilio in via Borgo Vico 107, a Confcooperative in via Martino Anzi 8 e alla cooperativa Il Seme di via Lissi. A Moltrasio, si trovano alla trattoria Moltrasina in via Fratelli Raschi 9, mentre a Cantù si possono acquistare allo spazio Libri La Cornice di viale Ospedale 8. I negozi che vogliono aderire mettendo in distribuzione i bollini possono scrivere via mail a [email protected] o chiamare la sede della Fondazione allo 031 3370535. I proventi andranno a finanziare la raccolta fondi dell’iniziativa “La casa dei bambini”: un riparo temporaneo perché dia il tempo di rimettersi in piedi.

L’obiettivo è acquistare un’abitazione da dedicare per sempre all’accoglienza temporanea di famiglie con bambini che richiedono un aiuto. Il sogno, come ricordato, è comprare la casa di via Per San Fermo, dove il 20 ottobre scorso un padre ha appiccato un incendio uccidendo i suoi quattro figli.

L’iniziativa ha il supporto del quotidiano La Provincia e il sostegno della Fondazione della comunità comasca. Si può contribuire, oltre ai modi già ricordati, attraverso una donazione diretta utilizzando i conti correnti della Fondazione comasca, oppure sul sito de La Provincia di Como.

I versamenti possono essere fatti presso i seguenti conti corrente, della stessa Fondazione della Comunità Comasca: presso le Poste italiane (iban IT23U0760110900000021010269), Bcc Alta Brianza (IT61B0832910900000000300153), Cra Cantù (IT96U0843010900000000260290), Bcc di Lezzeno ( IT73V0861851410000000008373), Unicredit filiale di Como Cavour (iban: IT86P0200810900000102337656), Banca Prossima ( IT92J0335901600100000128362). Fondamentale indicare la causale: “la casa dei bambini”.

La casa dei bambini è sostenuta da un “Comitato dei Garanti” così da certificare il corretto uso dei fondi raccolti e, al contempo, coinvolgere sempre più la cittadinanza. Ne faranno parte, in attesa dell’elenco definitivo, Marco Malinverno (La Stecca), Andrea Taborelli (Unindustria), Giacomo Castiglioni (Fondazione comasca), Sandro Litigio (Ordine dei commercialisti), Anna Veronelli (presidente del Consiglio comunale)e Francesca Paini (Fondazione Scalabrini).

© RIPRODUZIONE RISERVATA